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Domenica 25 settembre, la musica classica russa per andare oltre i conflitti

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La MUSICA, un linguaggio unico e universale capace di unire anche popoli in conflitto, sarà la protagonista del concerto di musica classica russa Sulle ali dell’arte, sconfinando le terre, proclamando l’amore, sconfiggendo le guerre di domenica 25 settembre alle 16 nella chiesa di San Giuseppe (piazzetta di San Giovanni Paolo II).

L’idea di Karine Mosesova, di origine russa e in Italia dal 2005, nasce dall’esigenza di riaffermare il ruolo della cultura slava come elemento di unione tra popoli fratelli. «Avendo studiato musica e pianoforte, indignata dall’orrore della guerra, ho deciso di utilizzare la musica come linguaggio universale che unisce ogni essere umano capace di sentimenti», ha spiegato Karine.

Nell’occasione verranno riproposti brani di compositori classici russi come Tchaikovskiy, Rachmaninov, Glinka, Balakirev e Rimskij-Korsakov. A suonare non saranno professionisti. Studenti o ex studenti tra gli 11 e i 50 anni di nazionalità diverse: russi, italiani, rumeni, filippini e ucraini, mostreranno il loro amore per la musica.

Al pianoforte si esibiranno Karine Mosesova, Ekaterina Afanasjeva, Lorenzo Agnelli, Gema Zancu, Emma Marino, Michele Bori e Margherita Leone. Al violino Margherita Lanfranco, alla troma Giulio Riolfo e al clarinetto Francesca Matera. Accompagnerà il canto lirico di Patrizia Marino. Daria Maga, Angelina Meda, Marina Kurjanova e Jennifer Melchor proporranno canti russo-ucraini.

L’evento è organizzato in collaborazione con il Centro culturale San Giuseppe e con l’orchestra sinfonica Romeo Paglia di Alba. L’ingresso è libero fino esaurimento posti.

Elisa Rossanino

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