SANTO STEFANO BELBO Anche quest’anno la rassegna culturale legata allo scrittore nato a Santo Stefano Belbo ha regalato grandi incontri e importanti concerti. Protagonisti di quest’edizione sono stati senza dubbio gli eventi serali in cui si sono esibiti grandi artisti sul palco di piazza Umberto I, allestito dal Comune di Santo Stefano Belbo e dalla fondazione Cesare Pavese. Giovedì, dopo l’inaugurazione della mostra dedicata al compianto artista astigiano Paolo Spinoglio nella chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo (visitabile fino all’8 gennaio 2023) e alla lezione del professor Valter Boggione sulle traduzioni fenogliane di poesie pavesiane, Neri Marcorè ha portato in scena lo spettacolo “La fragile illusione dell’amore” con il musicista Domenico Mariorenzi. Per l’attore marchigiano, dopo numerose apparizioni al festival, è stata consegnata la cittadinanza onoraria di Santo Stefano.
Il giardino di Casa Cecilia, splendida residenza nel borgo vecchio del paese langarolo, è stata invece teatro degli eventi pomeridiani di venerdì 9 settembre (giorno del compleanno di Pavese). Dopo lo spettacolo teatrale Happy birthday Cesare! con Luigi D’Elia e la regia di Roberto Aldorasi, che hanno rivisitato la Luna e i falò in chiave moderna con grande successo, Omar Di Monopoli ha presentato il suo ultimo libro, Brucia l’aria (Feltrinelli). Dialogando con il libraio albese Carlo Borgogno e la referente della biblioteca santostefanese Daniela Bussi, lo scrittore pugliese ha raccontato il suo stile particolare, caratterizzato da un’importante ricerca linguistica che mira a creare una commistione d’italiano aulico e dialetto pugliese per raccontare il Male che attraversa il Meridione. Si tratta di opere di genere che però cercano di uscire dai cliché letterari per familiarizzare con le zone d’ombra di questi luoghi. Alla sera Cristina Donà ha invece allietato il pubblico di piazza Umberto I con il suo concerto DesiDera.
- Omar Di Monopoli
Sabato 10 settembre è stata un’atra giornata carica di appuntamenti, a partire dalla presentazione di Luigi Dal Cin del libro Negli occhi di luna, i falò (Rizzoli), nato grazie all’esperienza dello scrittore per ragazzi proprio a Santo Stefano Belbo dove ha passato un periodo di tempo (quasi una residenza d’artista). Grande interesse hanno suscitato anche la passeggiata pavesiana, con arrivo sulla vetta di Moncucco protagonista della poesia pavesiana I mari del sud, lo spettacolo dedicato allo chansonnier Gipo Farassino e la performance multimediale di Pino Ninfa e Umberto Petrin nella fondazione Cesare Pavese. Il concerto serale della cantante Fiorella Mannoia è stato però il fulcro di tutto il programma 2022 con oltre milleduecento spettatori che sono accorsi per l’unica data piemontese del tour “La versione di Fiorella”. Un successo di pubblico per un evento importante e sentito non solo dalla popolazione langarola.
- Fiorella Mannoia
Infine domenica 12 settembre c’è stato il gran finale in attesa della giornata di martedì 13 settembre quando, dopo la tavola rotonda su Arte, cultura e turismo a Casa Cecilia, saranno annunciati i vincitori del Premio Pavese 2022 e si terrà la cena Tafelmusik dedicata al compianto Ezio Bosso (questa nella Chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo). Doppio fronte al mattino con gli appuntamenti del workshop di fotografia stenopeica alla Biblioteca santostefanese dei ragazzi e la presentazione del progetto This must be the way alla chiesa di San Martino a Gorzegno. La mostra d’arte e il libro This must be ultra (Il settenario) di Claudio Lorenzoni e Valentina Cei hanno concluso un insieme di esperienze artistiche che ha coinvolto fotografi, performer e scrittori per dialogare con diversi media sul movimento, sulla morte e sulla rinascita. Tra questi Gianpaolo Demartis, Maria Mesiano, Bruno Biddau, Irene Rubiano, Lorenzo Germano, il Collettivo Clito e la Premiata famiglia Rivoltella.
- Claudio Lorenzoni e Valentina Cei
Dopo la presentazione del romanzo turistico Impossible Langhe, nel pomeriggio il cortile della cantina Marcalberto ha ospitato Antonio Pascale, autore della Foglia di fico (Einaudi) finalista al prestigioso Premio Campiello 2022. Lo scrittore casertano ha intrattenuto il pubblico con un divertente monologo sull’esperienze biografiche, e non solo, che lo hanno portato a scrivere il volume: tra queste l’immancabile passione per le piante. Il cantautore bresciano Omar Pedrini e l’attore bolognese Alessandro Haber hanno chiuso la giornata con uno spettacolo serale che ha indagato con letture e canzoni il rapporto tra Cesare Pavese e la donna: un duo inedito accomunato da una grande passione per lo scrittore santostefanese. Grande successo per le canzoni finali in cui il maestro Haber ha interpretato Sapore di sale e Vedrai, vedrai.
- Antonio Pascale
- Omar Pedrini e Alessandro Haber (© foto Fabjo Hazizaj)
Lorenzo Germano