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Iniziano i lavori per il restauro della facciata del duomo albese

Iniziano i lavori per il restauro della facciata del duomo albese

ALBA Chi in questi giorni si affaccia su piazza Risorgimento ad Alba, vedrà i ponteggi attorno alla cattedrale di San Lorenzo. Come Gazzetta aveva già annunciato, stanno per iniziare i lavori di «restauro conservativo della facciata principale e il recupero di tutto il partito decorativo del pronao», come recita la relazione firmata dall’architetto Giorgio Gilardetti.

L’attuale facciata del duomo, come tutto il complesso architettonico, non si presenta infatti nella sua forma originale, che ha visto la luce intorno al V secolo su un sito di epoca romana e poi più volte ricostruita. Un fonte battesimale paleocristiano del VI secolo testimonia l’origine antica della chiesa, che fu ampliata tra il X e l’XI secolo con un campanile (poi inglobato nell’attuale) e un impianto in stile romanico. L’edificio di culto ha avuto bisogno di una totale riedificazione tra il 1486-1516, per volere del vescovo Novelli, che aggiunse un pronao; mentre tra il 1642 e 1656 vennero edificate le due cappelle del Santissimo e di San Teobaldo. La volta crollata fu rifatta nel 1652.

Iniziano i lavori per il restauro della facciata del duomo albese 1

Il volto attuale della chiesa è però opera dell’architetto Mella che tra il 1852 e il 1872 procedette con la demolizione e il rifacimento in forme neogotiche: tra l’altro, fece aprire il rosone centrale sulla facciata e collocare le nicchie per i 4 evengelisti (le iniziali dei loro simboli vanno a formare il nome di Alba: angelo, leone, bue, aquila) e per san Lorenzo. Di Mella è anche l’inglobamento del campanile romanico in quello odierno. Successivi lavori, soprattutto al pronao, e il degrado dovuto al tempo, hanno imposto ora l’intervento di restauro conservativo di tutta la facciata.

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