Stalking e minacce verso una donna incinta: albese in Tribunale

Un’intesa tra Comune di Montà e Tribunale di Asti per i lavori di pubblica utilità

ALBA Avrebbe appiccato incendi, fatto minacce e compiuto atti persecutori. È fissata per il 29 settembre, davanti al Gup Francesca Di Naro, presso il Tribunale di Asti, l’udienza preliminare nella quale si valuterà la richiesta di rinvio a giudizio, formulata dal Pm Stefano Cotti, nei confronti di un albese di 40 anni.

A suo carico la duplice imputazione per danneggiamento seguito da incendio e stalking aggravato ai danni di persona in stato di gravidanza. La vicenda trae spunto da un esposto, recante una ventina di firme, da parte di un gruppo di famiglie di Alba al sindaco Carlo Bo, per risolvere una questione di sicurezza in riferimento a una persona in situazione di disagio. I firmatari lamentavano preoccupazione per alcuni comportamenti reiterati di questo uomo, che vive con la madre anziana in una palazzina e ha problemi psicologici.

Il quarantenne avrebbe appiccato degli incendi nell’edificio e rivolto invettive e minacce contro gli abitanti della zona. Le Forze dell’ordine e i Vigili del fuoco erano intervenuti più volte. Gli incendi risalgono all’ottobre del 2021 e hanno interessato, in particolare, la cantina di una condomina e alcuni beni collocati sul pianerottolo del suo appartamento: in questo caso, le fiamme non si erano propagate grazie all’intervento dei Vigili del fuoco.

Dopo aver sporto denuncia, la figlia della parte offesa avrebbe incominciato a essere oggetto di minacce e molestie da parte dell’uomo. Da qui, l’imputazione di stalking aggravato, essendo la figlia in stato di gravidanza. Il quarantenne è difeso dagli avvocati Vera Forastieri e Armando Mauro del Foro di Cuneo, mentre le parti offese sono rappresentate dal legale albese Roberto Ponzio.

Manuela Zoccola

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