Ultime notizie

Lettera aperta di Maurizio Marello: “Se il PD non cambia me ne vado”

Azzardo patologico: prosegue il dibattito e la legge andrà anche al Consiglio autonomie

ALBA «Ho iniziato la mia esperienza politica nel 1999 candidandomi al consiglio comunale di Alba con il Partito Popolare. Poi è arrivata la Margherita e poi nel 2007 il PD. Nel 2009 sono stato eletto Sindaco di Alba con il PD e con liste civiche di alto profilo. Dopo dieci anni sono stato eletto nel Consiglio Regionale nella lista del PD. Insomma la mia fedeltà e coerenza politica credo sia ineccepibile. Ciò detto questo PD da un po’ di tempo a questa parte non è più il mio PD Sono un cattolico impegnato in politica. Ho creduto nella coalizione di forze socialiste e cattoliche. Su queste gloriose basi è nato il PD.

Purtroppo in questi anni lo slancio ideale si è affievolito. Il PD ha perso la sua identità, la sua missione. Adesso a livello nazionale il PD e’ chiamato a fare opposizione. La cosa non mi dispiace. L’opposizione è una grande palestra ed è il luogo in cui costruire una alternativa di governo. Ma se il PD non saprà interpretare questo ruolo, non saprà rinnovarsi nei programmi e nelle persone, allora non avrà prospettive. Io cercherò di contribuire a questo cambiamento. Ma so bene che le correnti finiranno con il condizionare ogni scelta compresa quella del nuovo congresso. Se sapremo vincere queste guerre interne allora potrà nascere qualcosa di nuovo e lavorerò perché nasca qualcosa di nuovo. Mi aspettavo un segnale dalla nomina de nuovi capigruppo di camera e senato. Invece nulla è cambiato .

Il PD ha confermato i vecchi capigruppo. “Squadra che vince non si cambia” cit. Sergio Chiamparino. Peccato che la squadra sia stata perdente. Mi addolora dirlo ma se il mio partito non cambia sarò costretto ad andarmene».

Maurizio Marello

 

Banner Gazzetta d'Alba