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Crippa riceve la quarta stella Michelin (alla sostenibilità)

Crippa riceve la quarta stella Michelin (alla sostenibilità)

ENOGASTRONOMIA Alla cerimonia di presentazione della Guida Michelin 2023, andata in scena ieri pomeriggio a Corte Franca in Franciacorta, c’è stato l’ennesimo tributo alla cucina di Enrico Crippa. Oltre alla conferma delle tre stelle Michelin per il ristorante albese Piazza Duomo, ne è infatti arrivata una quarta. Si tratta della Stella verde, attribuita ai “locali impegnati nel combattere gli sprechi alimentari e offrire piatti dal sapore unico, con materie prime freschissime e di stagione, sovente colte a pochi passi dai loro ristoranti”. Sui social del locale commentano: «Grazie al nostro team tutto. Dalla cucina alla sala, dall’orto alla cantina. Oggi in Piazza Duomo gioia, soddisfazione e gratitudine non conoscono confini».

L’unico nuovo ristorante tristellato in Piemonte è Villa Crespi dello chef Antonino Cannavacciuolo, sul Lago d’Orta, in provincia di Novara. Tra le due stelle c’è una novità piemontese: la Locanda Sant’Uffizio di Enrico Bartolini a Penango, nell’Astigiano. I monostellati della regione scendono invece a 39 (contro i 4o della passata guida): Langhe e Roero si confermano con la Locanda del Pilone di Alba , All’Enoteca di Canale, La Madernassa di Guarene, Damiano Nigro e Massimo Camia a La Morra, Borgo Sant’Anna e Fre a Monforte, il 21.9 a Tenuta Carretta di Piobesi, Il Centro a Priocca, il Ristorante Da Guido di Costigliole a Santo Stefano Belbo, Guidoristorante a Tenuta Fontanafredda di Serralunga e La Ciau del Tornavento a Treiso.

A questi si aggiungono Il cascinale nuovo a Isola d’Asti e Ca’ Vittoria di Tigliole, oltre agli alessandrini I caffi di Acqui Terme e La fermata di Spinetta Marengo, mentre tra i cuneesi si segnala la conferma de Il nazionale di Vernante, entrato tra gli stellati lo scorso anno.

Ci sono quindi 14 locali e 17 stelle per il territorio di Langhe e Roero, aumentati a 15 e 18 per la provincia di Cuneo (con Il nazionale di Vernante), da segnalare però la perdita della stella dell’Osteria Arborina di La Morra e di Da Francesco a Cherasco.

l.g.

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