Prestava a usura con i ricavi di un negozio abusivo: fermato dai finanzieri

Amianto e olii esausti in riva al Po: denunciati due imprenditori a Chivasso 1

TORINO Reinvestiva i guadagni di una rivendita abusiva di prodotti dolciari in un fiorente giro di prestiti a usura, con tassi di interesse vicini al 430 per cento: a scoprire il “secondo lavoro” dell’uomo sono stati i finanzieri del primo Nucleo operativo metropolitano. Le indagini delle fiamme gialle erano iniziate a febbraio, con attività di pedinamento, intercettazioni e tracciamento Gps del fermato, sottoposto agli arresti domiciliari su disposizione del Giudice per indagini preliminari del Tribunale cittadino: i militari sono risaliti, inizialmente, a tre persone, finite nella rete di taglieggiamenti.

Le vittime – undici in tutto i casi documentati dalla Guardia di finanza a partire dal 2018 – erano, per lo più, privati e alcuni imprenditori in difficoltà economiche a causa della pandemia: le perquisizioni domiciliari eseguite a carico del presunto usuraio hanno inoltre condotto al rinvenimento di 27 assegni dati in garanzia, all’usuraio, dalle sue vittime, e contanti per un ammontare di 140mila euro. L’uomo dovrà rispondere della accuse di usura, esercizio abusivo dell’attività finanziaria: i magistrati hanno anche disposto il sequestro di 76mila euro ritenuti ricavi dell’attività illecita.

Davide Gallesio

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