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Nate dalle botti le Barriqule fatte da Lorenzo

Nate dalle botti le Barriqule fatte da Lorenzo

LA STORIA Originalità, tradizione e sostenibilità sono i tre aggettivi su cui si basa il lavoro dell’imprenditore albese Lorenzo Del Tufo. Il suo progetto prende vita osservando le botti in rovere vuote accatastate nella cantina del nonno, a Madonna di Como, pronte per essere bruciate.

Barriqule è il suo marchio di occhiali nato nel 2014 dall’idea di coniugare il mondo del vino a un accessorio comune. Il nome del brand fonde il termine barricule, che in piemontese significa occhiale, a quello delle barriques, le piccole botti per affinare il vino. La sede è ad Alba, in via Vernazza 13.

«L’occhiale mi appassiona perché può essere sia un accessorio estetico quanto un oggetto indispensabile per chi ha un deficit della vista. Ho sempre lavorato nel settore dell’occhialeria, prima come dipendente di un’azienda, poi come rappresentante di linee di alta gamma», spiega Del Tufo.

Poi decide di mettersi in proprio: «Nel 2014 ho creato la mia linea partendo dall’idea di riutilizzare i legni invecchiati delle botti, trasformandoli in aste per occhiali. Intanto la mia famiglia ha chiuso l’attività e ho iniziato a girare per varie cantine alla ricerca di botti: tutt’oggi facciamo così». Con una botte si possono realizzare trecento paia di occhiali. «Le doghe larghe vengono fatte a pezzi e ridotte in tavolette su cui vengono incise le aste. Dopodiché c’è tutto il lavoro manuale di curvatura, inserimento delle cerniere e levigatura».

Anche nello sviluppo dell’impresa, Del Tufo cerca di imitare i cantinieri che hanno avuto il coraggio di esportare il loro prodotto, seguendo i principi dell’economia circolare, dato che «i materiali sono naturali: legno riciclato e acetato di cellulosa biodegradabile di provenienza italiana». Inoltre, per evitare sprechi, «l’impostazione della nostra azienda è completamente opposta alle logiche della produzione di massa, è su misura, tutti i modelli sono realizzati a mano, in microproduzioni».

Gli occhiali nascono proprio dall’ispirazione di Lorenzo Del Tufo, che realizza a mano dei disegni tradotti poi in progetti informatici. «Ci stiamo estendendo sempre di più», spiega l’albese, «l’intento è quello di fornire un servizio di alta qualità per la cura e il benessere fisico grazie ai nostri ottici e optometristi. Vogliamo che il nostro prodotto possa essere indossato da chiunque».

Giorgia De Carolis

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