Furti ai danni di anziani: in manette quattro persone

Furti ai danni di anziani: in manette quattro persone

ARRESTI A luglio si erano introdotti, spacciandosi per tecnici della rete elettrica, in un’abitazione a Neive e avevano sottratto, agli anziani che ci vivevano, diverse migliaia di euro in argenteria e gioielli, la stessa scena si era ripetuta, ad agosto, in una casa di Govone: i due episodi fanno parte del curriculum criminale dei tre malviventi arrestati dai Carabinieri del comando provinciale di Cuneo, all’alba di martedì 24 gennaio fra Carmagnola e Villafranca Piemonte. I militari hanno collegato i tre uomini – due di 34, 37 anni di origini sinti e uno di 51 – a 26 colpi messi a segno, in pochi mesi, fra l’hinterland di Cuneo (Borgo San Dalmazzo e Caraglio), il Fossanese, il Monregalese, la Val Pellice, la cintura torinese e Chivasso. Una quarta persona, un pensionato di Carmagnola di 64 anni è stato arrestato perché ritenuto dagli inquirenti il ricettatore del gruppo.

Le indagini, spiega il tenente colonnello Angelo Gerardi, comandante del Reparto operativo, «sono iniziate a settembre, con le prime denunce raccolte dai reparti territoriali. Il primo colpo è stato messo a segno a Pralormo, in quella circostanza venne usato, per la fuga, uno scooter». Due le strategie utilizzate dai malviventi, se le vittime erano a casa, «spacciandosi per addetti delle rete gas convincevano gli anziani a radunare i preziosi in una borsa per metterli al riparo durante le operazioni, quindi la sottraevano alla prima distrazione e fuggivano»; se invece gli occupanti non c’erano forzavano una porta o una finestra ed entravano facendo razzia. In alcuni casi i tre arrestati hanno utilizzato telecomandi clonati per aprire i cancelli e accedere in auto ai cortili delle abitazioni svaligiate.

Decisive per identificare i sospettati è stato il riconoscimento dei membri della banda da parte delle vittime e dell’intestatario della vettura «un’Alfa Romeo Giulietta con targhe contraffatte, usata per gli spostamenti. Incrociando le immagini delle videocamere di sorveglianza siamo risaliti al proprietario e messo sotto sorveglianza i fermati». Due degli arrestati sono stati trasferiti, su disposizione del procuratore Gabriele Fiz nel carcere di Asti, il presunto ricettatore e il terzo membro del sodalizio si trovano invece ai domiciliari. Oltre ai fermi i magistrati hanno disposto perquisizioni a carico di altre 7 persone vicine agli indagati.

Davide Gallesio

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