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L’Epifania ortodossa con il tuffo nel Tanaro

Per l’epifania della comunità ortodossa si ripete il rito della benedizione dell’acqua 8

NEIVE La comunità macedone ortodossa il 7 gennaio ha festeggiato il Natale seguendo il calendario giuliano, differente per tredici giorni da quello gregoriano, ritrovandosi nella la chiesa neivese di San Michele Arcangelo, da anni luogo di culto di molti macedoni che abitano in Piemonte e nel territorio di Langhe e Roero. I fedeli, anche se lontani dalla loro patria, non rinunciano a festeggiare le ricorrenze religiose e a tenere vive le loro antiche tradizioni.

Nel giorno della vigilia viene celebrato il Vespro e il giorno di Natale padre Mihailo Matevski ha celebrato la Messa con la benedizione di rametti di quercia, che simboleggiano l’eternità di Dio e che ogni famiglia porta nella propria casa.

La festività più suggestiva si svolgerà domani, giovedì 19 gennaio, giorno dell’Epifania ortodossa. Dopo la celebrazione della Messa alle 10, i fedeli si recheranno sulle rive del Tanaro, dove padre Mihailo lancerà in acqua una croce di legno e alcuni giovani si tufferanno nelle gelide acque per recuperarla.

Chi troverà la croce, che porterà fortuna e salute per tutto l’anno e lui e alla sua famiglia, la custodirà sino alla prossima Epifania. Il recupero della croce sarà preceduto da una cerimonia di benedizione dell’acqua del fiume, che i fedeli raccolgono per portarla nelle loro case.

 Silvana Fenocchio

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