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Trovare casa ad Alba è sempre più difficile: pochi vani, cifre alte

Trovare casa ad Alba è sempre più difficile: pochi vani, cifre alte

IMMOBILIARE «Per una persona normale è diventato difficile trovare una casa a un prezzo accessibile ad Alba. La situazione è peggiorata negli ultimi anni: gli annunci vengono presi d’assalto e i prezzi salgono. Al posto di realizzare un sogno si rischia soltanto di accumulare stress. Ormai una casa indipendente supera di gran lunga i 300mila euro: se hai figli o un lavoro precario non puoi pagare mille euro di mutuo per trent’anni».

Sono parole amare, quelle di Marco, trentacinquenne albese che, insieme alla compagna, che presto partorirà un figlio, fatica a trovare una sistemazione. Lavora nell’ambito sociale, senza aver raggiunto un contratto a tempo indeterminato, proprio come la compagna educatrice. Un requisito che sembra ormai fondamentale: «Sul discorso mutui, a parte i tassi, il problema sono le numerose garanzie richieste, che rendono inaccessibili molte soluzioni».

PREZZI FOLLI

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Domenico Romano, vicepresidente Fimaa per la sezione albese © Marcato

Una situazione analoga a centinaia di ragazzi che, nonostante gli incentivi legati al bonus per gli under 36, confermati dalla legge di bilancio 2023, faticano a trovare casa o pagare l’affitto: una situazione dovuta alla sempre più bassa offerta di immobili in città. Secondo il portale Immobiliare.it, i prezzi di vendita ad Alba arrivavano a una media di 2.156 euro al metro quadro nel mese di agosto 2022: un dato che aumenta notevolmente nel centro storico fino a 3 o 4mila euro.

Domenico Romano, vicepresidente della Fimaa (associazione che riunisce oltre 40 agenzie immobiliari ad Alba e più di 200 nella Granda) e titolare dell’Immobiliare Moretta, afferma: «Dipende dalla zona, un alloggio medio sugli 80 o 90 metri quadri, cioè un classico quadrilocale o un moderno trilocale, in corso Bra costa sui 140/150mila euro, alla Moretta intorno ai 200mila, mentre nel centro storico l’offerta è minore, quindi ci aggiriamo sui 350mila».

Gli affitti non sono da meno, con cifre che si attestano sui 9,66 euro per metro quadro, secondo le stime di Immobiliare.it per lo scorso novembre: un dato medio che nelle zone più gettonate significa prezzi davvero alti, visto che se si getta uno sguardo su Internet risulta complicato trovare a meno di 700 euro mensili per un appartamento da due persone.

MERCATO IN CRESCITA

Dal punto di vista degli agenti immobiliari, il 2022 è stato più che positivo, come ci racconta Daniele Delfinetti, titolare dell’agenzia di via San Teobaldo che ha concluso oltre 30 compravendite: «Gli ultimi due anni sono andati benissimo, sia per gli affitti che per le vendite residenziali, un po’ meno per quelle commerciali. Ad Alba la richiesta è sempre molto più alta dell’offerta: sono andate a ruba un po’ tutte le tipologie, dai piccoli alloggi sui 120/130mila euro fino a quelli da 400mila, soprattutto nel nuovo. Nel complesso, il 70% delle richieste è al di qua del Tanaro e il restante al Mussotto, senza contare i paesi vicini, come Guarene, Piobesi o Roddi».

Dello stesso avviso anche Gian Maria Capra, proprietario dell’agenzia Abitare di piazza Ferrero: «Le compravendite sono aumentate, soprattutto a inizio anno, per poi rallentare a causa dell’innalzamento del tasso dei mutui, motivo per cui alcune categorie come i giovani hanno subito una regressione. In centro città si cerca un po’ tutto, ma manca la merce: riusciamo a servire un trentesimo dei clienti. Le imprese, con i costi attuali aumentati anche del 40 per cento, non costruiscono più, perciò si è creato un momento d’incertezza».

Sembra però che ci sia una categoria che non patisce la situazione: «C’è stato un grosso aumento della richiesta degli stranieri, in particolare norvegesi e americani: si tratta di un turismo elitario, dove ognuno ha le sue esigenze, ma si prediligono posizioni con viste importanti».

TURISTI INNAMORATI

Chi dispone di budget consistenti, adatti a prezzi che vanno alle stelle, sono i turisti, in maggioranza dall’America e dal Nord Europa. Se gli italiani si dividono principalmente in due categorie, ovvero quelli che cercano un bilocale da investimento e le famiglie che richiedono appartamenti con due o tre camere da letto, a cui si aggiungono nuclei familiari più abbienti che vogliono una casa con giardino (solitamente nei paesi limitrofi), per gli stranieri ci sono necessità molto diverse.

Ce lo spiega Domenico Romano: «Per loro conta un livello di privacy alto, chiedono case quasi isolate con spazi esterni ampi, non il classico giardinetto da mille metri, ma da almeno cinquemila. Poi quasi tutti sono innamorati della piscina. In generale, più che alle ville o alle case in stile anni ‘70 o ’80, puntano sui cascinali piemontesi con vista panoramica, tendendo a scartare le costruzioni in paramano».

Qualcuno si affaccia anche in centro, come racconta Francesca Agnelli: «Anche loro cercano alloggi con terrazzo: solitamente desiderano qualcosa di già pronto e non hanno problemi economici nello spendere un po’ di più per cose belle nel nuovo oppure già ristrutturate». Inoltre, secondo Gianmaria Capra, si differenziano per mentalità: «Gli stranieri cercano un approccio professionale, che risolva problemi con i mutui (spesso non ottenuti facilmente da cittadini fuori dall’Ue) e che sappia indicare con precisione i costi per la ristrutturazione».

OCCHIO AI FINTI AGENTI

Nel cercare casa serve sempre affidarsi a persone serie e preparate. È l’appello lanciato dalla Fimaa per contrastare un fenomeno che danneggia la figura professionale dell’agente immobiliare, obbligato ad avere l’abilitazione della Camera di commercio. Domenico Romano afferma: «Gruppi grossi, spesso franchising, fanno girare ragazzi poco preparati spacciandosi per agenti immobiliari: lo scopo è prendere mandati in esclusiva di un immobile e tenerlo bloccato per uno o due anni. Le valutazioni sbagliate di queste persone ingolosiscono i proprietari con cifre alte, ma di fatto bloccano il mercato».

I non abilitati dovrebbero fermarsi alla segnalazione o all’assistenza di un professionista, ma molte volte non è così. «C’è una legge dell’89 che disciplina il nostro lavoro: i privati che hanno pagato mediazioni fatte da finti professionisti, potrebbero richiedere indietro quanto pagato». Per scoprire se una persona è abilitata basta chiedere l’esibizione del tesserino, visitare il sito agen tiimmobiliariabilitati.it oppure chiedere agli uffici della Camera di commercio.

Lorenzo Germano

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