Canelli e Santo Stefano Belbo fuori dalla tappa del Tour: possibile un ritocco del tracciato?

Torino, svelata la tappa tra le Langhe del Tour de France 2024 1
Christian Proudhomme, direttore generale del Tour de France, nel dicembre scorso a Torino. © Olocco

CICLISMO Il percorso delle tappe italiane del Tour de France 2024 presentato a fine dicembre ha suscitato grandi aspettative nelle località coinvolte, ma ha lasciato un po’ di amaro in bocca ai paesi tagliati fuori, magari per una manciata di chilometri. A Novi Ligure, per esempio, come ha riportato nelle scorse settimane Alessandria oggi, non hanno gradito molto che la tappa Piacenza-Torino renda omaggio a Coppi transitando a Tortona e non nella città dove il campionissimo ha vissuto a lungo. Discorso analogo per la zona di Forlì, toccata nella parte collinare dalla tappa Cesenatico-Bologna, escludendo però il capoluogo di provincia romagnolo, dove è nato Ercole Baldini.

Tra le località che auspicano una modifica del percorso (il tracciato definitivo del Tour 2024 sarà annunciato in autunno) c’è anche Canelli. La tappa che terminerà a Torino prevede il passaggio da Nizza, Costigliole e Castagnole delle Lanze prima di entrare nella Granda a Neive.  Il vicesindaco canellese Giovanni Bocchino afferma: «Abbiamo scoperto il percorso del Tour soltanto dopo la presentazione e non siamo stati coinvolti in precedenza. Cercheremo di capire con la Regione se ci sono margini per modificare leggermente il percorso toccando, oltre a Canelli, anche Santo Stefano Belbo. L’eccezionalità del passaggio del Tour nella zona è un’occasione unica». Un problema potrebbe essere rappresentato dal chilometraggio, dal momento che la frazione misura 225 chilometri ed è la più lunga delle tre previste in Italia. Secondo Bocchino sarebbe però possibile modificare il percorso di appena 4-5 chilometri senza tagliare fuori nessun paese interessato dal tracciato. Nelle prossime settimane potrebbero esserci contatti con la Regione per valutare eventuali modifiche, anche se la decisione finale spetterà agli organizzatori della corsa.

 Corrado Olocco

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