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Il blocco al Superbonus mette in crisi il settore dell’edilizia

Superbonus: Agenzia delle Entrate, cessione del credito dal 15 ottobre

SUPERBONUS Il decreto è già pubblicato sulla Gazzetta ufficiale e il blocco alla cessione dei crediti e allo sconto in fattura è operativo, creando grande preoccupazione tra le imprese artigiane. Il provvedimento cancella anche l’iniziativa della Regione che intendeva acquistare 50milioni di crediti per dare liquidità alle aziende.

«Un provvedimento inaspettato, ingiusto e dannoso, che lascia increduli imprese e professionisti che operano nel sistema casa del Piemonte», spiega Giorgio Felici presidente di Confrartigianato imprese del Piemonte. «Speriamo in un ripensamento del Governo per evitare ulteriori situazioni di crisi finanziaria per le realtà produttive e un problema di carattere sociale per quei committenti più deboli o addirittura fiscalmente incapienti che hanno basato la fattibilità dei lavori sulla possibile opzione di cessione del credito o sconto in fattura».

Confartigianato ricorda come in Piemonte il settore è rappresentato da oltre 50mila imprese e 80mila addetti. Commenta Enzo Tanino, presidente di Confartigianato Piemonte edilizia: «Speravamo in una soluzione ai tanti crediti incagliati, al contrario, il Governo ha bloccato, tranne in limitati casi, la possibilità di continuare ad applicare lo sconto in fattura o a cedere i crediti. Con questa situazione ci potremmo trovare a non poter operare più su nuove potenziali commesse legate ai bonus».

Il blocco coinvolge le tante imprese che, sulla base delle norme sinora vigenti, hanno effettuato investimenti e assunzioni nella prospettiva, di poter continuare a operare anche attraverso i bonus fiscali.  Viene a mancare uno degli aiuti esistenti per raggiungere gli obiettivi green che la Comunità Europea è procinto di approvare. Anche il blocco della possibilità di acquisto dei crediti da parte degli enti pubblici rappresenta l’eliminazione di un altro possibile aiuto nello sblocco dei crediti incagliati.

«L’intervento sugli enti pubblici – sottolinea Felici – di fatto, fa tramontare la tanto apprezzata iniziativa di far acquistare dalla Regione Piemonte 50milioni di euro di crediti: questo è un fatto gravissimo».

Per Confartigianato imprese Piemonte i bonus e gli incentivi nel settore delle costruzioni, soprattutto in questi anni di situazione congiunturale proibitiva, hanno dato prova di essere stati apprezzati e praticati su larga scala dando forte impulso al rilancio dell’edilizia e di tutto l’indotto. Soprattutto nel comparto artigiano edile, settore chiave dell’economia nazionale e del Piemonte, hanno avuto un peso specifico importantissimo sia in termini di fatturato che di occupati.

«Purtroppo – conclude Tanino – in Piemonte, nonostante l’enorme mole d’investimenti che sono andati a ricadere positivamente su imprese, tecnici e indotto, ci sono ancora diversi miliardi di euro che le realtà piemontesi del sistema casa non sono ancora riuscite a incassare attraverso la cessione dei crediti. Ovvero migliaia di imprese rischiano seriamente di chiudere per mancanza di liquidità».

Secondo Confartigianato imprese Piemonte, solo in questi ultimi giorni si è compreso come il possibile sblocco dei crediti fiscali incagliati sarebbe dipeso anche dalla loro classificazione nel bilancio dello Stato. Non tanto dalla necessità di evitare le frodi, dunque.

Infatti, in attesa che, ormai a giorni, si pronunci anche l’Istat su questa partita, intanto Mef ed Eurostat hanno fatto intendere come una nuova stagione come quella trascorsa, con aliquote altissime di detrazioni e compravendita libera dei crediti fiscali nascenti, sarebbe impensabile. Infatti, con ogni probabilità, questa si tradurrebbe in un aumento di debito pubblico.

«È anche vero – conclude Felici  che per raggiungere gli obiettivi di transizione ecologica, non si potrà prescindere da percentuali di detrazione “accattivanti” almeno per gli interventi energetici e antisismici, per i quali concedere le cessioni a terzi. Non dimentichiamoci che la vera svolta per la realizzazione di migliaia di interventi tra il 2021 ed il 2022, è stata proprio la possibilità di cessione del credito fiscale».

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