Per Italia nostra le Langhe non hanno bisogno del rally

Agricoltura: anche in Langa nodo cooperative spurie
Langhe - Panorama - Veduta da La Morra (credit foto Alice Ferrero Image)

ALBA La Sezione albese di Italia nostra, con una lettera firmata dal vicepresidente Giulio Cauda, esprime il suo dissenso sul rally previsto ad Alba dal 13 al 15 aprile. Le critiche dell’associazione ambientalista riguardano i progetti collaterali di sostenibilità ambientale annunciati dagli organizzatori che pianteranno alberi per compensare l’anidride carbonica ed effettueranno la raccolta differenziata: «Che poche piante possano compensare emissioni prodotte da auto che percorreranno circa 35mila chilometri di strada si hanno seri dubbi, come il fatto che si intenda effettuare una raccolta differenziata dei rifiuti abbandonati da parte di equipaggi e scuderie, oltre che dagli spettatori», si legge nella nota.

Italia nostra evidenzia anche l’inquinamento acustico delle auto che «attraversano non solo i nostri paesi ma anche la città di Alba, in modo assai rumoroso e ripetendo i giri più volte dal mattino alla sera» e che spaventeranno gli animali selvatici.

«Non mancano rischi di incidenti con gli equipaggi in mezzo al traffico normale e non si deve tralasciare l’effetto diseducativo che le manifestazioni motoristiche suscitano su molte persone al volante delle loro auto o motociclette, indotte a imitare gli equipaggi andando a forte velocità», prosegue la lettera che conclude: «Le Langhe con le aree Unesco non hanno bisogno di queste discutibili promozioni a livello turistico-sportivo, non solo poiché il turismo è diventato ormai un fenomeno socio-economico del tutto affermato, ma anche perché la promozione turistica semmai andrebbe maggiormente indirizzata verso i valori culturali, paesaggistici e ambientali del territorio».

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