Marco Cocito, un alpinista albese entra nel Cai eagle team

Marco, un alpinista albese entra nel Cai eagle team

MONTAGNA Sei settimane di formazione, che si svolgeranno tra maggio e dicembre, in varie zone delle Alpi (dalla Grigna alle Dolomiti, dal Monte bianco alla Valle Orco, fino ad arrivare all’Oberland bernese) e incentrate sull’arrampicata (roccia, ghiaccio, misto e in fessura) e sull’alpinismo, per provare a entrare nella rosa dei sei finalisti che nel 2024 parteciperanno a una spedizione internazionale in Patagonia.

Marco, un alpinista albese entra nel Cai eagle team 1
Marco Cocito

Il progetto Cai eagle team, pensato dal Club alpino italiano (Cai) e da quello Accademico (Caai) insieme al celebre arrampicatore Matteo Della Bordella, ha scelto 15 giovani promesse under 30 lo scorso 1 e 2 aprile tra Val d’Ossola e Svizzera: tra questi c’è l’albese Marco Cocito, di 28 anni, pronto a sfidare ragazzi da tutta Italia con la passione per la montagna.

«Il primo a parlarmi dell’iniziativa è stato Fulvio Scotto, presidente della sezione occidentale del Cai, e mi ha intrigato fin da subito, così ho mandato il mio curriculum alpinistico. Su 230 candidature siamo stati scelti in 40», racconta Marco, che si è recato a Domodossola con l’amico Francesco Drocco, anche lui selezionato senza poi entrare nel team finale.

La prima prova è stata un’arrampicata sulla falesia di Balma 1, con quattro giri di diversa difficoltà davanti a giudici ed esperti, seguita il giorno dopo dalla progressione su ghiaccio sul passo del Sempione in Svizzera e dalla sfida di corsa a Domodossola. L’albese ricorda: «Sono stati due giorni molto intensi, subito siamo partiti un po’ tesi perché non conoscevamo nessuno, poi si è creata una bella intesa e una competizione sana: spero che il legame con gli altri ragazzi possa portare a progetti ed esperienze anche al di fuori del Cai eagle team».

La passione di Marco è nata quando era bambino. Oggi lavora in un’azienda di macchine a controllo numerico a Ricca e nei fine settimana va in montagna: «I miei genitori mi hanno sempre portato nei sentieri o rifugi, poi grazie a un compagno di calcio ho conosciuto Flavio Pennasso, accompagnatore del Cai di Alba, che mi ha instradato. Attorno ai 16 anni si è creato un gruppo di amici con cui tuttora vado a fare arrampicate su ghiaccio o roccia nel tempo libero».

La prima settimana, dal 7 al 13 maggio, vedrà impegnati i giovani alpinisti a Lecco, Grigna e Val di Mello.

Lorenzo Germano

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