Rapine e furti in casa: arrestati dai Carabinieri 6 astigiani

Precipita da un ponteggio in un cantiere: la vittima è un operaio astigiano

ASTI Sono accusati di tredici rapine, fra tentate e consumate, e cinque furti messi a segno a danni di persone anziane, da inizio gennaio, le sei persone arrestate all’alba di ieri (martedì 16 maggio) dai Carabinieri del Nucleo operativo provinciale. I fermi fra il campo nomadi di via Guerra e alcune abitazioni del centro cittadino: per tre di loro, due uomini di 40 anni e uno di 36, i magistrati del Tribunale astense hanno disposto la detenzione in carcere; gli altri tre fermati, un uomo di 64 anni, una ragazza di 19 e un ragazzo di 22 si trovano agli arresti domiciliari. Centomila euro il bottino dei colpi, messi a segno fra Astigiano, Cuneese, Vercellese, Lombardia ed Emilia Romagna.

Le indagini dei Carabinieri sono iniziate dopo la segnalazione di un’anziana residente a Costigliole d’Asti, avvicinata da due uomini all’inizio di gennaio. I malviventi si erano spacciati per tecnici dell’acquedotto intenti nei controlli, per casi di contaminazione dell’acqua. Spiega il tenente colonnello Vittorio Balbo, comandante del Reparto operativo: «Si sono introdotti in casa sfruttando pettorine e tesserini fasulli e avevano con sé anche un dispositivo autoprodotto per fingere di rilevare casi di pericolo». A rendere più credibile la minaccia lo spray urticante, spruzzato negli ambienti per causare prurito e disorientamento nelle vittime. La donna, tuttavia, «si è insospettita quando i  due la hanno chiesto di mettere in frigo oro e gioielli per proteggerli dai danni causati dalle sostanze contaminanti. Quando ha detto di voler chiamare i Carabinieri si sono allontanati». Le informazioni fornite dall’anziana, sull’auto utilizzata nella fuga, sono state determinanti per gli sviluppi investigativi e la ricostruzione del modus operandi della banda.

I membri del gruppo, accusati di associazione a delinquere per la commissione di furti in abitazione, avevano compiti precisi: «Tre di loro si occupavano di custodire le autovetture utilizzate solo per i colpi e poi riposte in un garage nel centro di Asti e in una casa nelle campagne attorno alla città». I due veicoli sono stati sequestrati: si tratta di una Mercedes Gla e un’Audi A3 «entrambe con una potenza di 400 cavalli». Gli altri tre malviventi, ora in carcere, «commettevano i reati utilizzando il pretesto dei controlli nelle abitazioni». Nel Cuneese avevano colpito anche a Carrù, mentre nell’Astigiano sono stati collegati a due furti a Rocca d’Arazzo e uno a Moncalvo.

Davide Gallesio

 

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