BOSIA Anostra (un sistema hardware/software per permettere la guida autonoma sulle macchine agricole tradizionali), Module (una casa realizzata con il riciclo di materiali plastici, facilmente assemblabile, aggiornabile e in grado di essere ideata direttamente dal cliente tramite un software), MYEcho (un dispositivo per consentire il monitoraggio ecografico affidabile e potenzialmente da casa), HyperTennis (una piattaforma di digital coaching per il tennis) e Callisia (la prima piattaforma software al mondo in grado di utilizzare la telemedicina per prevedere i rischi clinici attraverso il monitoraggio in tempo reale di un elevato numero di pazienti).
Sono questi i cinque progetti selezionati e ammessi alla finale del Torneo delle idee. Il vincitore sarà scelto domenica 18 giugno a Bosia, in alta Langa, nel corso della presentazione competitiva e pubblica che avrà inizio alle 17 e che assegnerà 10mila euro al vincitore. Spiega uno dei fondatori del Premio, Silvio Saffirio: «Nove anni fa, quando nacque l’idea dell’Ancalau non mettevamo limiti allo sviluppo di un progetto che ci sembrava ambizioso e sensato, ma eravamo consapevoli che non sarebbe stato facile partendo da un piccolo borgo attrarre i principali centri dell’innovazione. Oggi constatiamo con soddisfazione che il nostro Torneo delle idee ha conquistato una platea nazionale».
Il Premio Ancalau ha registrato quest’anno un alto numero di progetti iscritti, ma è soprattutto la quali di questi lavori a generare fiducia, insieme alla provenienza allargata ormai a tutto il territorio italiano. Per l’edizione 2023 si contano progetti provenienti dall’I3p, l’incubatore del Politecnico di Torino, dalla prestigiosa scuola superiore Sant’Anna di Pisa e dall’Università degli studi delle Marche. I finalisti spaziano dalle tecnologie in campo agrario alle abitazioni ecosostenibili, dallo sport alla telemedicina avanzata.
Conclude il sindaco di Bosia, Ettore Secco: «I progetti in gara sono tutti veramente interessanti e meritevoli di vincere. Questo non sarà purtroppo possibile e la giuria, presieduta da Oscar Farinetti, saprà sicuramente scegliere attenendosi al più rigoroso pragmatismo. Conforta sapere che, per tutti i competitori, il Premio Ancalau rappresenta una vetrina di visibilità concreta e, come già accaduto in passato, anche gli altri progetti, oltre al vincitore, riscuoteranno interessi e finanziamenti».
Fabio Gallina