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Fondazione Pavese, una Scuola di scrittura sulle parole dell’enogastronomia

A Santo Stefano Belbo, la letteratura è protagonista con Bruno Penna e Paola Gula 2

SANTO STEFANO BELBO Dal 19 al 24 luglio si svolgerà la summer school “Le parole dell’enogastronomia: cibo, vino e territorio” organizzata da Treccani Accademia in collaborazione con la fondazione Cesare Pavese.

La Scuola di scrittura nasce con l’intento di costruire intorno a parole appositamente selezionate una visione e una lettura per raccontare l’enogastronomia: si parlerà di ospitalità, vino, divulgazione, futuro e sostenibilità e di tanto altro. Sei giorni per un percorso costituito da laboratori di scrittura e comunicazione, lezioni e visite sul territorio. Sarà l’occasione per visitare, attraverso i momenti di uscita in esterna, i luoghi e le aziende particolarmente rappresentativi del comparto enogastronomico tra cantine, distillerie, incontri con chef che guardano al futuro e alla sostenibilità e strutture impegnate nell’accoglienza. Ogni giorno sarà previsto un luogo che porta con sé la storia del territorio e la capacità di raccontare un’eccellenza.

«Le parole di questa edizione – bellezza, bontà, distillare, esperienza, estetica, grani, immagini, libro, ingredienti, narrazione, scrittura, sostenibilità, tavola, territorio, terroir, turismo, vino – rappresentano alcuni degli snodi fondamentali del nuovo mondo della cultura materiale di oggi e del domani», sostiene Marco Bolasco, coordinatore scientifico del progetto formativo.

«La fondazione Cesare Pavese custodisce la parola di Pavese e cerca di tradurre il suo messaggio all’oggi, alle necessità del momento storico in cui viviamo. La Scuola organizzata con Treccani Accademia si inserisce in questo percorso di senso con l’obiettivo di custodire le parole e trovare il modo giusto affinché siano utili strumenti di comunicazione, condivisione e comunità. Con questa iniziativa vogliamo mettere a sistema l’universo letterario pavesiano, il mondo imprenditoriale e produttivo locale, per creare un’occasione di conoscenza, condivisione, confronto e crescita individuale e collettiva in una terra la cui storia è immortale grazie alla scrittura, alle parole», racconta Pierluigi Vaccaneo, direttore della fondazione Cesare Pavese.

Un percorso che vedrà docenti d’eccellenza e casi di studio capaci di raccontare il cambiamento, i processi evolutivi, le strategie, e di analizzare capacità critiche, sempre tenendo conto di quanto l’enogastronomia si intrecci con il contesto in cui si sviluppa: sociale, economico, culturale. Diverse sono le aziende che i partecipanti visiteranno: Mulino Marino, Distillerie Berta, Ceretto, Relais San Maurizio e Mura Mura.

L’obiettivo della Scuola è favorire l’incontro di figure professionali di alto livello, aziende, manager e firme riconosciute dell’enogastronomia e del turismo e creare scambio di conoscenza ed esperienza per fornire gli strumenti e le competenze utili per: comunicare in modo efficace attraverso le parole dell’enogastronomia; raccontare un’eccellenza turistica e enogastronomica; diffondere i valori e le sfide connesse al futuro del settore; aumentare la consapevolezza dell’importanza e dell’impatto di questo comparto.

 

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