I Brichet di Alba sono secondi nel palio tra i vincitori

I Brichet di Alba sono secondi nel palio tra i vincitori

ALBA Qualcuno potrebbe pensare che la corsa degli asini si disputi soltanto ad Alba, durante la Fiera del tartufo. La realtà è diversa: sono numerose le competizioni di questo tipo in Italia e le principali si sfidano, da 18 edizioni, al Palio del Casale.

Si svolge a Cicciano, nei pressi di Nola in provincia di Napoli, e rievoca ciò che accadde nella seconda domenica di maggio del 1768, quando la gente si radunò in piazza e festeggiò l’indipendenza da Nola per tre giorni. Quest’anno si è tenuto sabato 20 e domenica 21 maggio. A rappresentare il Piemonte c’era il borgo dei Brichet, che in autunno aveva trionfato nel palio cittadino. La vittoria dei rosa-turchese è sfumata per pochissimo: l’asino, cavalcato da Giorgio Giacomotti, è giunto secondo, alle spalle dei sardi che rappresentano Ollolai.

Spiega il presidente della Giostra delle cento torri, Luca Sensibile: «È la quattordicesima partecipazione di Alba. Quest’anno erano presenti 19 delegazioni: l’Emilia Romagna, causa alluvione, non ha potuto esserci ed era presente anche un gruppo del Pakistan». La gara è «leggermente diversa dalla nostra, la pista è un rettilineo con una boa al fondo per girare. Abbiamo superato i laziali di Allumiere, tra i favoriti alla vittoria. Mentre ad Alba il palio è una corsa goliardica, altrove le gare sono sentite e i fantini si allenano duramente insieme agli animali. Per questa ragione, il secondo posto ottenuto dai Brichet, che ha rappresentato l’intera città, ha ancora più valore».

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Si è tenuta anche una sfilata con Alba che ha presentato nobili, armati, tamburini e sbandieratori con i costumi della Giostra, dei Brichet e del borgo delle Rane.

Aggiunge Felice Dezzani del gruppo storico Città di Alba: «La prima volta che ci invitarono, con una e-mail, pensai a uno scherzo. All’epoca lavoravo alla Telecom e chiesi a un collega di Napoli se si trattasse di un imbroglio o meno. Egli mi confermò la veridicità, decidemmo di invitare a correre il borgo vincitore del palio. Toccò a Santa Barbara e scegliemmo la fantina Giorgia Coizza: incredibile ma vero, vinse. Il primo posto fu ottenuto con l’asino scosso siccome Giorgia era caduta, regola che ad Alba non vale».

Molto soddisfatto è Fabrizio Campigotto, presidente dei Brichet dal 2022. Con l’argento conquistato a Cicciano ha sfiorato il triplete: oltre al palio, il borgo ha visto eleggere come Bela trifolera la propria rappresentante, Serena Ribero. Commenta Campigotto: «Il fantino vincitore a ottobre, Silvano Accomo, aveva impegni lavorativi. Abbiamo chiesto a Giorgio, allevatore di asini a Domodossola, che ci fornisce i campioni per il Palio di Alba. Lui non abita nella provincia di Cuneo e, da regolamento, non può cavalcare ad Alba. Questa volta l’impedimento non c’era e ha accettato».

La distanza con il paese campano non aiuta: «Trasportare l’animale sarebbe stato impensabile, così abbiamo affittato un destriero nel Lazio. Gli organizzatori di Cicciano mettono a disposizione degli asini locali per chi viene da lontano ma, di solito, sono esemplari con poche possibilità di successo. È stata una bella esperienza, peccato per un dettaglio: al giro di boa, l’asino del Lazio è tornato indietro e ha bloccato il nostro, impedendogli di arrivare primo»​​​.

Davide Barile

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