Il saluto della comunità salesiana a don Kenneth

Il saluto della comunità salesiana a don Kenneth

BRA Uno dei salesiani più conosciuti nell’opera salesiana braidese e in città, don Kenneth Nnadi, sempre vivace nella didattica del CFP, nell’animazione dell’equipe formativa, nella collaborazione per il tanto ministero pastorale che gli compete, oggi lascerà la comunità salesiana di Bra, dopo quattro anni di presenza e tornerà in Nigeria a settembre.

Per questo, ieri la comunità oratoriana ha fatto festa in suo onore. Don Kenneth, che prima ha celebrato la Messa dell 10, salutando la comunità ha così concluso: «Tutti sanno che sono molto prolisso, per cui per evitare questo, ho scritto, ma abbiate pazienza sono tre pagine». Poi ha proseguito leggendo: «Grazie, grazie, grazie!».

Il momento di festa organizzato dall’Oratorio e dai salesiani cooperatori è proseguito in cortile con un buffet e con i saluti a tutti. Don Kenneth domani raggiungerà Roma, dove si fermerà per un breve periodo poi a settembre ritornerà nella sua Nigeria.

Ha dichiarato don Riccardo Frigerio, direttore dei Salesaini di Bra: «In questo anno di convivenza con lui ho conosciuto un confratello serio, disponibile, spiritualmente profondo, dedito all’evangelizzazione dei giovani a lui affidati. È stato un collaboratore molto prezioso dei Salesiani in Bra. La sua partenza ci tocca particolarmente, ma l’obbedienza al legittimo Superiore è parte fondamentale della nostra vita religiosa e perciò sappiamo che potrà fare del bene nella nuova realtà che va a raggiungere. Per quanto riguarda la Casa di Bra ci saranno certamente alcuni aggiustamenti da fare negli incarichi, ma confidiamo che il passaggio sarà vissuto senza traumi eccessivi, perché c’è tanta voglia di collaborare e mettersi in gioco. Mentre esprimo un profondo ringraziamento a don Kenneth per quello che è e che fa, estendo la mia gratitudine a tutti Voi, Collaboratori e Amici dell’Opera Salesiana, perché quotidianamente realizziamo il nostro mandato carismatico Salesiani e Laici, insieme nella formazione e nella missione».

Lino Ferrero

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