Alla Madonna dei fiori di Bra il ricordo di don Sergio Boarino a 5 anni dalla morte

Alla Madonna dei fiori di Bra il ricordo di don Sergio Boarino a 5 anni dalla morte

BRA Era giovedì 19 luglio 2018, quando nel tardo pomeriggio nella sua abitazione attigua all’antico santuario moriva  don Sergio Boarino, rettore della Madonna dei fiori. Classe 1942, aveva compiuto 76 anni a maggio, 52 dei quali vissuti da consacrato.

Nell’occasione del suo cinquantesimo di professione disse: «Sono stato ordinato sacerdote a Torino nel 1966. Ricordo che subito dopo l’ordinazione sono stato mandato in seminario dove ho trascorso 26 anni di impegno. Per 14 anni sono stato animatore e nei restanti 12 ho ricoperto l’incarico di rettore del Seminario maggiore di Torino. È stato un periodo bello, che mi ha offerto molte possibilità, ho conosciuto molti preti con i quali ho mantenuto relazioni di amicizia. Successivamente, sono stato 5 anni nella chiesa di Sant’Edoardo a Nichelino (Torino), 12 anni a Savigliano, 3 anni a Torino Lingotto, prima di tornare qui a Bra, al santuario della Madonna dei fiori».

Alla Madonna dei fiori di Bra il ricordo di don Sergio Boarino a 5 anni dalla morte 1

La notizia della sua scomparsa – avvenuta pochi mesi dopo quella del suo storico predecessore don Michele Germanetto – aveva destato profondo cordoglio in città, dove don Sergio era molto conosciuto e stimato. E ancora oggi, a distanza di cinque anni, moltissimi fedeli e non solo, ricordano la figura di questo prete buono, timido, uomo di profonda cultura, ma molto semplice.

Ricordo che appena arrivato al santuario, si preoccupava di mettere a proprio agio le persone: «Mi raccomando ci diamo del tu…». Anche la Diocesi torinese che ha servito con amore e sollecitudine lo aveva ricordato con delle parole: «La diocesi di Torino, con la scomparsa di don Boarino, perde certamente il ministero di un pastore buono, sapiente e generoso«.

A Bra aveva allestito e inaugurato il museo del santuario sotto la sacrestia e aveva commissionato il mosaico della facciata della chiesa nuova realizzato dal teologo artista padre Marko Ivan Rupnik. Come aveva ricordato un sacerdote, suo allievo in seminario dopo la sua morte, i suoi ultimi due anni della vita accompagnati dalla malattia si possono riassumere nell’immagine centrale del mosaico: nell’attesa del Cristo Risorto, il Maranatha, vieni Signore Gesù.

«Grazie del cammino che abbiamo fatto con te don Sergio, del tuo modo di accoglierci e anche della timidezza che rivela la bontà che avevi», conclude un collaboratore del santuario. «Una bontà che a sentire dai tuoi coetanei, che fin da piccoli sono cresciuti con te, hai sempre avuto un sorriso e mai una volta che ti sei vendicato quando ricevevi qualche dispetto. Grazie del tuo esempio silenzioso, ma profondo».

Lino Ferrero

 

 

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