Università di Pollenzo studia l’industria alimentare: in un anno +12% di fatturato

Università di Pollenzo studia l'industria alimentare: in un anno +12% di fatturato

POLLENZO Per l’industria alimentare italiana si prospetta una crescita nei fatturati dell’8,4% nel 2023 e del 5,7% l’anno successivo, mentre l’incremento dell’export si attesterà sul +10%. Sono le previsioni del Food industry monitor realizzato dall’Università di scienze gastronomiche di Pollenzo e da Ceresio investors.

La presentazione oggi (mercoledì 12 luglio) nelle aule dell’ateneo. Nel 2022 il settore alimentare italiano ha fatto registrare una crescita del 12% nel fatturato e del 16% nelle esportazioni. Il Food industry monitor analizza le performance di un campione di 850 aziende, con un fatturato aggregato di circa 70 miliardi di euro, attive in 15 comparti del settore alimentare.

Gli incrementi maggiori sono attesi – secondo l’indagine condotta da Scienze gastronomiche e Ceresio – nei comparti farine, surgeati, latte, distillari, salumi e vino; performance sopra la media sono attese per pasta e birra, più contenute per conserve, caffè, acqua, olio e dolci.

Sul piano finanziario «le turbolenze internazionali, l’inflazione e le tensioni sui prezzi delle materie prime hanno avuto un effetto principalmente sulla redditività commerciale che fa registrare una lieve riduzione nel 2022, con un valore pari al 4% fa notare il rapporto di Food industry monitor. Scende anche la redditività del capitale investito al 6,5% per effetto dell’aumento del capitale investito in scorte di materie prime e semilavorati. Ma per il 2023 si prevede una ripresa della redditività del capitale investito con valori vicino alla media del periodo, mentre continuerà la pressione sui margini commerciali».

Ansa

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