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Confagricoltura: nel Cuneese resta l’emergenza siccità

Nell'Alta Langa e ai confini con Astigiano e Alessandrino

Siccità: speranza di qualche pioggia da mercoledì

SICCITÀ L’emergenza idrica non è finita in provincia di Cuneo, l’acqua resta scarsa in diverse zone. A sottolinearlo Confagricoltura che rinnova la richiesta di interventi per fronteggiare il problema della penuria idrica. «Nonostante le piogge primaverili e di inizio estate e qualche recente temporale (anche intenso e con non pochi danni a causa della grandine), l’acqua resta scarsa in diverse zone della provincia di Cuneo e, soprattutto, mancano strumenti che aiutino le aziende a rispondere ad annate sempre più vessate dalla siccità», dice Roberto Abellonio, direttore di Confagricoltura Cuneo.

«Le piogge di quest’anno sono state una boccata d’ossigeno, ma soltanto in superficie; più in profondità dove ci sono le radici di vigneti e noccioleti sono tre anni che non arriva acqua: è mancata soprattutto la neve per riempire le falde», spiega il tecnico di Confagricoltura Cuneo, Antonio Marino. Le situazioni più critiche, secondo l’analisi di Confagricoltura, sono nell’Alta Langa e al confine con le province di Alessandria ed Asti. «In questi territori», prosegue Marino, «l’effetto positivo delle piogge primaverili è già finito, le piante di nocciole soffrono e la maturazione dell’uva è più lenta. In alcune zone vediamo già l’arrivo della filloptosi, la caduta anticipata delle foglie causata dallo stress idrico, dalle alte temperature e dai venti caldi. I temporali estivi non risolvono purtroppo questa situazione».

Aggiunge un altro tecnico di Confagricoltura Cuneo, Simone Monge: «Nelle pianure tra Cuneese, Saluzzese e Saviglianese, al momento, possiamo dirci relativamente al riparo, le piogge di maggio e giugno hanno ricaricato i pozzi e l’acqua in falda è disponibile. Se però non dovesse più esserci un apporto pluviometrico adeguato, da qui all’autunno, saremo di nuovo in emergenza».

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