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Niente pulizia della spiaggia dei cristalli. Per Legambiente impossibile trasportare i rifiuti come chiesto dal Comune

fiume Tanaro
fiume Tanaro

VERDUNO La necessità di trasportare nelle isole ecologiche di La Morra o Pollenzo i rifiuti raccolti durante la giornata ecologica prevista da Legambiente alla spiaggia dei cristalli lungo il Tanaro ha bloccato l’iniziativa dell’associazione ambientale che spiega la delusione con una lettera aperta.

I volontari di Legambiente alla spiaggia dei cristalli

«Legambiente Langhe e Roero rinuncia a ripulire la spiaggia dei cristalli di Verduno. Pur acconsentendo alla realizzazione dell’attività, il Comune  ha intimato di trasportare il materiale raccolto alle isole ecologiche di La Morra o Pollenzo, cosa che non potevamo fare», spiegano da Legambiente.

Gli ambientalisti hanno subito ribattuto all’ente amministrativo: «L’attività di raccolta e raggruppamento dei rifiuti abbandonati (non pericolosi, assimilabili agli urbani), può essere svolta dai volontari ma il trasporto rientra tra le competenze dei Comuni e deve essere attuato da soggetti con mezzi idonei e specifiche autorizzazioni, anche per ovvie ragioni igieniche» ma, continuano da Legambiente «l’ente ha deciso di tirare dritto, confermando tali inattuabili indicazioni. Purtroppo, senza garanzie sulla rimozione, abbiamo dovuto rinunciare, limitandoci a un sopralluogo per prendere atto della situazione che certo non era delle migliori».

La spiaggia dei cristalli

La spiaggia dei cristalli è un luogo di particolare pregio naturalistico e geologico, dove è possibile osservare cristalli formatisi alcuni milioni di anni fa. È facilmente raggiungibile percorrendo la ciclabile lungo Tanaro in località Gurey all’altezza dell’ex ristorante La cascata. Da diverso tempo Legambiente frequenta l’area che, complice anche lo stato di abbandono del complesso ricettivo, viene periodicamente deturpata da abbandoni di rifiuti di vario genere. Nella primavera di quest’anno, stanchi di assistere impotenti al degrado imperante, i volontari di una decina di associazioni e diversi cittadini avevano fatto fronte comune, rimuovendo circa 2 tonnellate di rifiuti durante Puliamo il Mondo, nel corso della quale, era stata anche verificata la delicata situazione in cui versa la celebre spiaggia.

«Ci è dispiaciuto molto constatare come una meraviglia del genere sia lasciata alle arbitrarie angherie di chiunque, con accensione di fuochi direttamente sulle sponde e un generalizzato abbandono di rifiuti», prosegue Legambiente. «Abbiamo ritenuto opportuno mobilitarci per seguire questo tratto di fiume un po’ più da vicino, inserendolo nella nostra campagna nazionale River litter che prevede un monitoraggio periodico e la catalogazione dei materiali presenti sulle sponde. Una volta registrati per quantità e tipologia, intendevamo rimuovere i rifiuti avvisando, per quanto di competenza, l’Amministrazione comunale la quale pur autorizzando e lodando l’iniziativa, ha posto una condizione per noi impraticabile. L’attività era prevista inizialmente per fine maggio, poi per ragioni meteo, è stata più volte rimandata quindi il tempo per allertare il locale servizio di raccolta non è mancato».

«Ciò che più ci preoccupa è la sensazione che il problema del degrado di località Gurey non sia tenuto in debito conto», conclude amaramente la presidente Nadia Virtuoso.  «Ci chiediamo se si intende seriamente far qualcosa per gestire l’area, scoraggiare gli abbandoni ed individuare i responsabili visto che la situazione non si risolverà certo da sola. Lasciare i rifiuti in natura non è assolutamente una opzione accettabile, ancor di più se si tratta delle sponde dei fiumi che periodicamente, durante le piene, trasportano i materiali più a valle caricando del problema le altre comunità».

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