Abitare il piemontese: la parola di questa settimana è Grotolù

Grumoso, bitorzoluto, grezzo, irregolare, ruvido, nodoso

Beppe Fenoglio 22, ultimo capitolo “Una questione privata”, gli appuntamenti dal 20 al 26 febbraio
Paolo Tibaldi

ABITARE IL PIEMONTESE La forza evocativa di alcune parole piemontesi fa sì che queste migrino anche nella parlata italiana. È il caso dell’aggettivo di oggi: grotolù (pronuncia: grutulù). Il significato riguarda la ruvidità di una superficie nodosa, grumosa, formata da protuberanze, tanto da risultare bitorzoluta. Diciamolo, quale tra queste parole italiane corrispondenti ha una resa maggiore di grotolù? Non si può non nominare il sostantivo che genera l’aggettivo, ovvero gròtola o grotolon. Oltre a un grumo generico, si tratta di uno spuntone, una sporgenza causata, per esempio, dal gelo: il fango di strade o campi, quando subisce escursioni termiche, determina un rialzo rispetto alla superficie piana rendendola irregolare e impedendo la percorrenza.

Esiste naturalmente anche il femminile di grotolù, ovvero grotoluva. Un paio di esempi: Na muragna grotoluva è una parete ruvida, grumosa, mentre il pian grotolù è un piano bitorzoluto, irregolare a causa delle innumerevoli protuberanze. Ci fu un tempo in cui molte pareti domestiche interne ed esterne avevano questa consistenza voluta, anzi era una vera e propria moda che dava quel tocco di rustico e funzionalità. Se ne vedono ancora oggi.

Un individuo dal carattere ruvido, anche in piemontese può essere tranquillamente definito grotolù. Il Repertorio etimologico piemontese ammette l’incertezza dell’etimo di questa parola, proponendo più strade. La prima potrebbe originare dal latino cruptam (grotta) di origine greca + eolam, oppure dalla voce prelatina klotton (buco, fossa) + eolam.  Tra le incertezze etimologiche emerge anche la possibilità dell’etimo germanico grobis (ruvido, grossolano). A livello semantico si può immaginare un rigonfiamento come espressione di una cavità interna.

Una persona madrelingua piemontese è spesso portata a utilizzare il piemontesismo grutuluto, anche parlando italiano. In effetti la parola subalpina è capace di creare un’immagine e un suono molto più fedele al suo significato. Sfido chiunque a definire bitorzoluto un muro, nel bel mezzo di un discorso artigianale, lavorativo, rurale: si rischierebbe di tradire le proprie origini!

Paolo Tibaldi

Banner Gazzetta d'Alba