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Peste suina: a Saliceto cinghiale appena caduto in gabbia è stato liberato da ignoti

Aumentano a dismisura i danni da cinghiali, Confagricoltura chiede l’intervento dei prefetti

SALICETO Giovedì mattina 7 settembre un cinghiale è stato catturato da una delle gabbie installate nel territorio del paese, unico centro della Granda, inserito nella zona rossa di restrizione per il contenimento della Peste suina africana, ma mentre le guardie della Provincia ne stavano organizzando l’abbattimento, qualcuno ha liberato l’animale.

«Sono in atto da parte del personale della Polizia locale faunistico ambientale gli accertamenti volti a individuare l’autore del fatto e si ricorda che tale grave comportamento, oltre ad essere deplorevole,  ha rilevanza penale in quanto eseguito in zona rossa è sottoposto alle sanzioni previste dall’ordinanza del commissario straordinario alla Psa numero 5 del 2023», si legge nella nota diramata dalla Provincia.

Nel 2023 abbattuti 1.407 cinghiali

Continua l’impegno della Provincia per arginare il problema dei cinghiali e, in particolare, quello della diffusione della peste suina africana. Il piano di abbattimento dei selvatici va avanti e dall’inizio dell’anno a oggi (8 settembre) sono stati abbattuti 1.407 cinghiali grazie al concorso attivo della Polizia faunistico ambientale della Provincia, delle guardie venatorie volontarie e dei cacciatori abilitati alla caccia al cinghiale.

In tale attività rientra anche l’installazione delle gabbie preposte per la cattura di tali selvatici e su tutto il  territorio cuneese ne sono sistemate più di  100.  Nei giorni scorsi il personale della Provincia ne ha installate altre tre a Saliceto, unico comune della Granda che si trova in zona rossa perché al confine con la Liguria dove sono state rinvenute delle carcasse infette.

 

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