Dopo il temporale l’acqua torna potabile a Vignolo, Borgo San Dalmazzo e Cervasca. Cuneo deve attendere

Dopo il temporale l’acqua torna potabile a Vignolo, Borgo San Dalmazzo e Cervasca. Cuneo deve attendere

CUNEO L’abbondante pioggia caduta sulle montagne del Cuneese tra giovedì 19 e venerdì 20, quando sulla Granda era attiva l’allerta arancione per il maltempo, aveva causato infiltrazioni fangose nelle sorgenti del Bandito (nel Comune di Roaschia) e del Busset (Entracque) da cui Acda, azienda che cura l’acquedotto del capoluogo e di molti centri limitrofi, preleva parte della fornitura potabile.

Il gestore aveva segnalato la torbidità dell’acqua chiedendo ai sindaci di Cuneo, Borgo San Dalmazzo, Boves, Castelletto Stura, Cervasca e Vignolo di vietare l’uso dell’acqua del rubinetto per fini alimentari, in attesa del ripristino dei requisiti di potabilità. Alcune segnalazioni erano arrivate anche da Bernezzo, Busca e Villar San Costanzo.

La fine del temporale e il successivo scorrimento dell’acqua ha portato verso la normalizzazione e, nella mattinata di lunedì 23, l’Asl  dopo aver valutato le analisi fatte dal gestore, ha autorizzato la revoca dell’ordinanza di non potabilità per Vignolo, Borgo San Dalmazzo e Cervasca mentre per Boves e Castelletto Stura sono in corso ulteriori analisi che potrebbero portare a ripristinare la situazione nel corso della giornata.

«Più complessa la situazione di Cuneo», si legge nella nota di Acda. «Nonostante le operazioni di disinfezione dell’acqua, i 433 km della rete dell’acquedotto del capoluogo necessitano di tempistiche più lunghe per abbattere i parametri fuori norma e le analisi richiedono circa 24 ore per dare risultati». Il gestore auspica che nella giornata di martedì si possa arrivare a ristabilire la potabilità.

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