La chiesa braidese si è trovata per riflettere sul futuro

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BRA Mercoledì 11 ottobre potrebbe essere una data da ricordare per la Chiesa braidese. Si è svolto un incontro propedeutico per il futuro: molti collaboratori delle parrocchie si sono ritrovati in Sant’Antonino, per una preghiera e per la riflessione sulla lettera Pastorale Quello che conta davvero dell’arcivescovo Roberto Repole, commentata da don Gilberto Garrone, ormai unico parroco di Bra.

Si sono sviscerati alcuni punti salienti della lettera pastorale che, come ha detto don Gilberto, non è solo esortativa, ma anche organizzativa: l’ascolto vivo della Parola di Dio e la formazione, la centralità dell’Eucarestia e infine la fraternità.

Quello che più si è rimarcato è proprio il punto sull’Eucarestia, dove si parla con insistenza di centralità della celebrazione eucaristica, preludio ad un’unica celebrazione cittadina come vorrebbe l’arcivescovo, anche se ha sottolineato don Gilberto, in una città come Bra diventa più complessa, anche se tra le righe si legge che non sarà impossibile. Prova ne è che il 25 ottobre prossimo alle 18.30 sarà presente al santuario della Madonna dei fiori, il vicario per la pastorale per la diocesi di Torino, don Mario Aversano. Quasi sicuramente porterà notizia di cambiamenti, in un’assemblea aperta a tutti. Chissà se queste novità incomincieranno già con l’inizio dell’Avvento.

Lino Ferrero

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