L’adunata degli Alpini del 2025 sarà a Biella. Cirio: «Siamo felicissimi»

Gli Alpini di Langa e Roero, della Sezione di Cuneo, presenti all’Adunata nazionale di Udine

BIELLA Biella ospiterà la 96ª Adunata nazionale degli Alpini nel 2025. È questo l’esito della votazione del consiglio direttivo nazionale dell’Ana, riunitosi a Gorizia il 28 ottobre.

Quella di Biella è la vittoria della perseveranza poiché anche lo scorso anno era tra le candidate per l’Adunata, ma venne preferita Vicenza. Il presidente biellese Marco Fulcheri e i suoi alpini non si sono persi d’animo e ci hanno riprovato, forti di una proposta che alle solide motivazioni ha aggiunto un progetto dettagliato nel rispetto dei criteri logistici, di ospitalità e di sicurezza, fondamentali per accogliere una così grande manifestazione.

Biella, città decorata al valor militare per la guerra di Liberazione, ospiterà l’Adunata degli alpini per la prima volta nella storia. «Un sogno che diventa realtà», ha commentato Corrado Perona, già presidente sezionale e presidente nazionale per nove anni, tra i primi a sostenere la candidatura.

Dopo le celebrazioni per il centenario di costituzione della Sezione, avvenute lo scorso anno, gli alpini biellesi sono attesi a un nuovo impegno per accogliere centinaia di migliaia di penne nere e simpatizzanti che animeranno la città dal 9 all’11 maggio 2025.

«Siamo felicissimi, perché insieme al presidente della sezione biellese dell’Ana Fulcheri abbiamo lavorato per anni a questo risultato. La storia del Piemonte è legata saldamente alla storia degli Alpini e per noi non c’è gioia e orgoglio più grande che potere essere il palcoscenico del loro evento più importante». Con queste parole il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, commenta l’assegnazione a Biella dell’Adunata 2025.

Nel 2022, ricorda una nota della Regione, è stato festeggiato il 150° anniversario della fondazione delle truppe alpine e fu proprio un biellese nel 1872, l’allora ministro delle finanze Quintino Sella, ad appoggiare la formazione delle prime 15 compagnie alpine fatta dall’allora ministro della guerra, Cesare Ricotti Magnani.

«Ringrazio il presidente nazionale dell’Ana, Sebastiano Favero, per la fiducia e l’onore di aver scelto il nostro territorio per questa grande manifestazione – aggiunge Cirio -. Il Piemonte si prepara ad accogliere, fin da ora, tutti gli alpini italiani in una città che ospitò la produzione di oltre i tre quarti delle divise alpine della Grande guerra e che tutt’oggi produce, dal 1910, il cappello alpino. Una terra dov’è nata l’Italia che saprà accogliere l’adunata con calore, entusiasmo e un’organizzazione impeccabile».

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