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Corruzione nel Roero, tre ex sindaci cuneesi a processo

Un’intesa tra Comune di Montà e Tribunale di Asti per i lavori di pubblica utilità

ROERO Andranno tutti a processo i 12 indagati nell’ambito dell’inchiesta Feudo 2 della Guardia di finanza di Cuneo. Lo ha stabilito il gup di Asti, accogliendo la richiesta della Procura. Nel dicembre 2022 lo scandalo aveva portato all’arresto e alle successive dimissioni di Carla Bonino e Giuseppe Steffanino, rispettivamente sindaco e vicesindaco di Vezza d’Alba, e del sindaco di Montaldo Roero, Fulvio Coraglia. Oltre a loro è stato inquisito l’ex sindaco di Santo Stefano Roero, Renato Maiolo, già coinvolto nella prima operazione Feudo che, nel 2021, lo aveva portato all’arresto.

L’indagine era scaturita proprio da questo primo filone, mettendo nel mirino i tre centri dell’ormai disciolta Unione dei Comuni del Roero, tartufo e Arneis. Corruzione, truffa aggravata allo Stato, turbativa d’asta, falso materiale e falso ideologico sono i reati ipotizzati nei confronti degli ex amministratori e di vari funzionari pubblici e professionisti. Le fiamme gialle ipotizzano un danno erariale di un milione e mezzo di euro. Secondo le ipotesi dell’accusa, gli amministratori avrebbero avallato spese gonfiate e lavori talvolta inutili per tornaconto politico. A loro volta i professionisti coinvolti favorivano imprese compiacenti che, in cambio, avrebbero acquistato da aziende a loro riconducibili i materiali da impiegare.

Ansa

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