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Terra madre e Salone del gusto 2024 lanciano l’alleanza uomo-natura

Terra Madre: tutti intorno a cibo a Torino fino al 26 settembre al parco Dora

TORINO Una nuova alleanza fra uomo e natura per fare pace e salvare la nostra esistenza. Sarà questo il grande tema dell’edizione 2024 di Terra madre – Salone del gusto, in programma dal 26 al 30 settembre a parco Dora a Torino, e che inizia il suo viaggio con un percorso di avvicinamento, The road to Terra madre, una serie di iniziative che propongono modelli concreti per cambiare il sistema agroalimentare.

«La sfida fulcro che abbiamo davanti per affrontare tutte le crisi è integrare in maniera positiva e armonica la natura con le nostre attività, quindi riportarci dentro la natura», spiega la presidente di Slow food Italia, Barbara Nappini.  «Frasi come salvare il pianeta e tutelare la natura sono obsolete, quello che dobbiamo dire è che dobbiamo tutelare la nostra esistenza e lo possiamo fare solo se riusciamo a integrarla con gli ecosistemi, a sostituire l’atteggiamento predatorio nei confronti degli ecosistemi con un sistema relazionale e rigenerativo».

Il percorso verso Terra madre Salone del gusto prende il via il 12 dicembre con l’incontro Dalla parte della natura basato sul libro omonimo. Fra le iniziative anche Donne che salvano la terra con l’assessorato regionale alle Pari opportunità, oltre a diversi incontri e laboratori del gusto.

«Il tema di quest’anno – sottolinea l’assessore di Torino al turismo e grandi eventi, Domenico Carretta – è il rapporto tra uomo e natura e Torino è certamente un esempio virtuoso di convivenza tra ambiente urbano, parchi e aree verdi».

«Terra Madre – aggiunge l’assessore regionale all’agricoltura, Marco Protopapa – ha sempre dimostrato di essere impegnata per il futuro e Torino sta diventando sempre più capitale del gusto, dei vini, una città che si sta accorgendo del territorio agricolo che ha intorno e che va tutelato perché se non c’è cibo buono rischia di essere surclassato da alternative chimiche e su questo bisogna essere tutti uniti».

Ansa

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