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Ben 4.462 trapianti eseguiti in un anno. Aido sempre attiva nel diffondere informazioni sul dono degli organi

Ben 4.462 trapianti eseguiti in un anno. Aido sempre attiva nel diffondere informazioni sul dono degli organi

DONAZIONI In questi giorni a Roma agli Stati generali della trapiantologia nazionale son stati resi noti i numeri delle tante, tantissime azioni salvavita, ben 4.462 che in Italia, grazie a un contesto sanitario d’eccellenza, son state concretizzate frutto di un’azione generosa e altruista legata al dono.

In questo contesto il Centro nazionale trapianti, guidato dal direttore Massimo Cardillo più volte presente sulla Granda, è stato faro guida per una macchina organizzativa che permette interventi preziosi e necessari sui tanti pazienti in lista d’attesa anche grazie al Crp/Crt piemontese. Indubbiamente Aido e in particolare la sezione provinciale di Cuneo ha svolto nel 2023 una preziosa e importante azione legata all’informazione, cultura e sensibilizzazione per l’espressione a un Si, gesto d’amore alla vita.

«Ancora una volta se è vero che la realtà di coordinamento associativo cuneese ha lavorato con capacità e determinazione coordinando i tanti volontari presenti in provincia, è altresì vero che i numerosi gruppi comunali e intercomunali hanno messo in campo uomini e risorse dimostrando impegno e professionalità in ogni evento, attività e iniziativa espressa lungo tutto l’anno»,  afferma visibilmente soddisfatto il presidente Aido sezione provinciale di Cuneo Gianfranco Vergnano a cui fa eco il vicepresidente vicario Enrico Giraudo, che prosegue: «Ben 533 sono le espressioni di adesione al dono raccolte in un anno per Aido targato Cn, eccezionale sì, tanto che mancano davvero poche unità a toccare quota 20mila adesioni a livello locale, un valore che ci eravamo posti come obbiettivo per regalare una speranza di vita ai tanti pazienti in lista d’attesa per un trapianto (il 4 febbraio 2024 sono 7.995 in tutta Italia)».

«Il dato maggiormente significativo è quello globale legato ai consensi al dono espresso nella Granda, ben 140.059, il 23,85% della popolazione residente nel cuneese, un risultato ottenuto anche grazie a quella cultura che Aido ha portato e sviluppato in particolar modo in contesti scolastici e sportivi dove pregnante è stata l’azione dei nostri volontari, permettendo così alla nostra realtà  di essere a pieno titolo un fiore all’occhiello nel panorama associativo nazionale, prima realtà in Piemonte nell’indice di crescita in rapporto al numero degli abitanti, un risultato significativo che per certi versi ci inorgoglisce. Non dobbiamo però abbassare la guardia: ancora tanti son i pazienti in attesa di dono, per questo la nostra presenza sul territorio proseguirà lungo tutto il 2024 per un Si alla vita», conclude Vergnano.

Lino Ferrero

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