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Nuova trasferta della Coldiretti di Asti a Bruxelles

Nuova trasferta della Coldiretti di Asti a Bruxelles

ASTI Il maltempo non ha frenato la rinnovata partecipazione di una nutrita delegazione di Coldiretti Asti all’appuntamento in piazza, a Bruxelles, nei giorni scorsi, davanti al Parlamento europeo.

L’obiettivo era dire stop alla burocrazia, all’aumento dei costi e alle pratiche sleali in agricoltura, orientando e sollecitando il Parlamento europeo a nuove logiche e dinamiche normative a sostegno del settore primario.

Lunga, lungimirante e di spessore la “lista della spesa” presentata in nome di un comparto agricolo rivalutato e all’avanguardia nel panorama internazionale.

In occasione del Consiglio dei ministri incentrato sulla proposta di semplificazione della Pac (Politica agricola comune), Coldiretti si è fatta portavoce di numerose istanze, presentando soluzioni puntuali e concrete.

La presidente di Coldiretti Asti Monica Monticone ha dichiarato: «Siamo tornati a Bruxelles, in prima linea sotto la pioggia per il territorio astigiano, chiedendo risposte esaustive, in tempi certi, alle proposte afferenti il comparto agricolo».

Tra le istanze, Coldiretti ha predisposto anche un documento strategico sulla futura Pac, che risulti aggiornato con l’evoluzione dei tempi in termini di cambiamenti climatico-ambientali, geopolitici ed economici.

«Su altri fronti, invece, la nostra posizione resta ferma, come il no alla concorrenza sleale e il sì al principio della reciprocità delle regole. Urge, poi, mettere fine all’aumento di adempimenti, obblighi e costi legati all’applicazione della condizionalità ambientale: norme troppo stringenti e spesso svincolate dalla realtà che, di fatto, ne rendono impossibile l’applicazione», ha aggiunto Monticone.

«Infine, ma le richieste non si esauriscono qui, ribadiamo la necessità di cancellare, e non solo derogare, l’obbligo di tenere il 4% di terreni incolti», ha concluso Monticone.

Manuela Zoccola

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