CHERASCO Due secoli in due. Festeggiati, questa mattina (domenica 3 marzo), nella frazione Veglia, questi due compleanni centenari: quello di nonna Rita, che ha compiuto 100 anni il 29 febbraio e quello di nonna Lucia, che ha tagliato il traguardo del secolo il primo marzo. Dopo la messa solenne, celebrata dal parroco don Daniele Mollo e concelebrata dal diacono Mario Levrone, Margherita Mina e Lucia Bertolusso, attorniate dalle rispettive famiglie, hanno ricevuto gli auguri dal sindaco Carlo Davico, dal presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, da amministratori cheraschesi e da tutti i frazionisti. Molti tratti comuni nelle loro storie: fatica, lavoro e povertà, il tutto però condito dall’amore della famiglia.
Margherita Mina, seconda di otto fratelli, nativa nelle campagne del saviglianese, è arrivata a Veglia dopo il matrimonio con Cristoforo, dal quale sono nate tre figlie. Oggi è felicemente nonna di tre nipoti e bisnonna di ben quattro pronipoti. La ricetta della sua longevità? «Non dare uno schiaffo a tutte le mosche che volano». Una filosofia semplice che ha sempre rappresentato il vissuto di una donna semplice, che ha saputo fare grandi cose per la sua famiglia.
Anche Lucia Bertolusso è arrivata in frazione Veglia, dopo il matrimonio con Cristoforo. Oltre a Maria Teresa, nata dal primo matrimonio, Lucia ha avuto altri due figli: Livio e Pieraldo. Con la famiglia ha sempre lavorato la terra della sua cascina. La vita non le ha fatto mancare anche tanti momenti bui: la scomparsa prematura dalla figlia e la vedovanza, eventi che non hanno però scalfito la sua fiducia nella vita, allietata da quattro nipoti e altrettanti pronipoti. Un palloncini argentato ricordava a tutti il loro invidiabile compleanno: 100 anni. Alle due donne, ancora molto arzille, oltre ad un gradito omaggio floreale, una targa preparata per loro dall’Amministrazione comunale.
Valter Manzone
