Regione Piemonte e Provincia di Cuneo sul Tenda Bis: «Basta scarichi di responsabilità, servono chiarezza e trasparenza»

Regione Piemonte e Provincia di Cuneo sul Tenda Bis: «Basta scarichi di responsabilità, servono chiarezza e trasparenza»

REGIONE PIEMONTE, Provincia di Cuneo e i Comuni facenti parte del Comitato di monitoraggio concordano nel richiedere certezze e serietà sui tempi per i lavori del Tenda. «Non ci interessano le polemiche tra Edilmaco e Anas e siamo stufi di continui scarichi di responsabilità: ci interessa che il tunnel del Tenda sia concluso e aperto il prima possibile, nei tempi stabiliti. L’azienda costruttrice, tramite gli organi di stampa, rende noto che i lavori sono in ritardo e che non è possibile rispettare gli impegni, mentre la settimana scorsa, durante la Cig, è emerso che i lavori sarebbero in stato avanzato. A questo punto il territorio chiede a una sola voce chiarezza e trasparenza», dichiarano il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e quello della Provincia di Cuneo, Luca Robaldo. Alla luce di ciò, Regione Piemonte e Provincia di Cuneo hanno deciso di convocare domani, mercoledì 6 marzo, alle 9,  una riunione straordinaria in video-collegamento del Comitato di monitoraggio.

«La nostra posizione sul tunnel di Tenda è chiara e irremovibile: non accettiamo nessuna proroga alla consegna dei lavori rispetto a giugno 2024 e la Regione Piemonte, insieme alla Provincia di Cuneo e ai Comuni facenti parte del Comitato di monitoraggio, chiede che i ritardi siano accompagnati dal pagamento di penali che dovranno risarcire il territorio e sostenere il settore del turismo a ristoro dei disagi subiti. La Regione Piemonte e gli enti locali non hanno alcuna responsabilità sulla realizzazione dell’opera, ma sono sempre stati impegnati in prima linea, favorendo l’istituzione del Comitato di monitoraggio, che ha permesso al territorio di essere coinvolto direttamente nel monitoraggio del cantiere, e assicurando un dialogo continuo con le istituzioni a ogni livello, oltre che con la stazione appaltante e la ditta esecutrice dei lavori», ha aggiunto l’assessore alle Infrastrutture Marco Gabusi che, oggi (martedì 5 marzo), ha risposto a un’interrogazione del consigliere regionale del Pd, Maurizio Marello, su questo tema.

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