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Egea: manca ancora il via libera delle banche. La scadenza è fissata per il 10 aprile

Egea: manca ancora il via libera delle banche. La scadenza è fissata per il 10 aprile
Alba, terza commissione consiliare convocata per questa sera, 4 aprile, incentrata su un aggiornamento della procedura di salvataggio di Egea

ALBA È iniziata con un riassunto di ciò che è accaduto negli ultimi mesi la terza commissione consiliare convocata per questa sera, 4 aprile, incentrata su un aggiornamento della procedura di salvataggio di Egea.

Nelle ultime settimane, sono stati due i passaggi fondamentali: l’adesione degli obbligazionisti all’accordo formulato nell’ambito della composizione negoziata della crisi, che si chiuderà il prossimo 20 giugno – quando verranno meno le misure protettive nei confronti del gruppo e il tribunale dovrà approvare il piano –, e la sottoscrizione da parte di Iren dell’accordo di investimento per l’acquisizione del 50 per cento della nuova società in cui si trasformerà la multiutiliy albese, detenuta per metà dalle banche e per l’altra metà da Iren, per l’appunto.

Quest’ultima procederà ad un aumento di capitale di 85milioni di euro. Come ha detto Giovanni Valotti, uno dei professionisti entrati a fare parte del nuovo consiglio di amministrazione di Egea proprio nell’ottica del salvataggio, «gli ultimi giorni sono stati una Via Crucis, per ricomporre tutti i pezzi del mosaico».

Allo stato attuale, è stato raggiunto il quorum del 60 per cento di adesione all’accordo per quasi tutte le categorie di fornitori. Manca ancora  un passaggio essenziale: il  via libera del 60 per cento del valore dei crediti detenuti  dalle 32 banche coinvolte, che stanno approvando le relative delibere nei rispettivi cda. La scadenza è fissata per il prossimo 10 aprile. Qualora non si superasse questo scoglio, tutto l’impianto di salvataggio salterebbe, ma pare che ad oggi gli indirizzi da parte delle stesse banche sia positivo.

Per quanto riguarda il Fisco, è stata inviata una quindicina di giorni fa l’istanza ufficiale con la proposta formulata: avrà 90 giorni di tempo per rispondere. Presente, dopo l’assenza delle ultime commissioni, anche l’ex sindaco albese Giuseppe Rossetto, presidente del Consiglio di sorveglianza: – «Oggi siamo più positivi riguardo al buon esito della procedura di salvataggio e il merito va a tutti coloro che, con senso di responsabilità, hanno dato il loro via libera».

Massimo Feria, altro professionista coinvolto, ha ricordato come Iren abbia confermato l’impegno a mantenere la sede e la ragione sociale ad Alba per i prossimi cinque anni, oltre ai livelli occupazionali e  agli scatti di anzianità. E a proposito del  Superbonus 110 per cento,  Feira ha aggiunto: «Con Iren, stiamo cercando di riattivare i meccanismi di cessione del credito, a fronte di poche banche che lo concedono. Oggi abbiamo 25milioni di euro di crediti fiscali a cassetto, che diventeranno 75milioni da qui al mese di luglio con la conclusione dei cantieri, che verranno velocizzati così da pagare i fornitori”. Non tutte le ditte al momento stanno lavorando, perché alcune non sono nelle condizioni per farlo, “ma entro fine anno pensiamo di soddisfare la maggior parte dei condomini”. Fabio Tripaldi, consigliere di Uniti per Alba, ha chiesto a Rossetto “un’assunzione di responsabilità, visto il modo in cui negli ultimi anni è intervenuto in merito alla crisi di Egea, ritrattando più volte».

Tutti i dettagli sul prossimo numero di Gazzetta d’Alba, in edicola martedì 9 aprile.

Francesca Pinaffo

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