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Francesco Cappello confermato presidente di Filiera futura, associazione nazionale per l’innovazione agroalimentare

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BRA Nella mattinata di venerdì 12 aprile, all’Università di scienze gastronomiche di Pollenzo, sono stati rinnovati gli organi di Filiera futura, associazione che lavora a livello nazionale per innovare il settore agroalimentare.

Francesco Cappello (attuale presidente facente funzioni di fondazione Crc in attesa del completamento del rinnovo dei vertici dell’ente bancario) è stato confermato unanimemente come presidente.

Al suo fianco nel Consiglio direttivo siederanno i vicepresidenti Elena Giannini (fondazione Cr Lucca), Giordano Emo Capodilista (fondazione Cariparo) e i consiglieri Stefano Consiglio (fondazione Con il Sud), Dennis Luigi Censi (fondazione Carifac e Consulta fondazioni marchigiane), Elisabetta Mazzola (fondazione Crt), Roberto Moncalvo (imprenditore agricolo, già presidente nazionale Coldiretti).

Confermato anche Silvio Barbero (consigliere delegato Unisg, e co-fondatore di Slow food) per la carica di presidente del Comitato scientifico di Filiera futura, dove sarà affiancato da Francesco Marangon (fondazione Carigo), Maria Cristina Nicoli (Università Udine  d’intesa con fondazione Friuli), Michele Colombo (presidente fondazione Cr Biella), Daniela Bosia (Politecnico di Torino), Sergio Visciano (fondazione Cariverona), Joseph Meineri (Confartigianato Cuneo) e altri membri in fase di nomina.

«Sono onorato per la fiducia riposta in me dagli associati», ha affermato Cappello. «Una conferma che rivela la volontà di dare continuità al lavoro svolto in questi quattro anni e alla strada tracciata nel 2020 dall’allora presidente Giandomenico Genta. Ci impegneremo assiduamente per far sì che Filiera futura, con la sua capacità di aggregare e far dialogare le fondazioni di origine bancaria con le università e il mondo produttivo, ricopra un ruolo strategico al servizio delle comunità e dei territori, generando impatti positivi sulle filiere agroalimentari locali. Un sentito ringraziamento va a tutti gli associati, alla vicepresidente Elena Giannini e al vicepresidente uscente Giuseppe Toffoli per la costante dedizione dimostrata durante il mandato».

Per la vicepresidente Elena Giannini, «La conferma che l’assemblea degli associati ha voluto deliberare a mio favore è per me motivo di grande soddisfazione. Credo, infatti, fortemente nel ruolo strategico e integrato di Filiera futura come elemento propulsore e attivatore di nuovi modelli di sviluppo sostenibili e innovativi, pertanto il mio impegno sarà ancora più assiduo affinché ciò si traduca in azioni concrete e tangibili dedicate alle filiere agroalimentari cercando di andare al cuore dei bisogni delle piccole comunità locali, favorendo la nascita di economie locali sane e nuovi modelli di turismo sostenibile».

«Accolgo con piacere questo importante incarico», ha affermato il vicepresidente Giordano Emo Capodilista, “È un onore poter rappresentare fondazione Cariparo all’interno di Filiera futura per contribuire a realizzare le iniziative future dell’associazione, anche mettendo a disposizione l’esperienza imprenditoriale maturata nel settore vitivinicolo. Una soddisfazione che viene amplificata dal legame con l’Agenzia e l’Università di scienze gastronomiche di Pollenzo, con le quali da lungo tempo ho il piacere di collaborare».

«Ringrazio i soci di Filiera futura per aver confermato la loro fiducia nei miei confronti: il mio intento è quello di proseguire nel coinvolgimento delle Università che collaborano con la nostra associazione, per dare un contributo di innovazione e di sostenibilità ai progetti che insieme vorremo portare avanti», ha sostenuto Silvio Barbero, presidente del Comitato scientifico. «Questo mio impegno per Filiera futura vuole anche essere da stimolo per poter rendere efficaci dal punto di vista scientifico le riflessioni e le visioni emerse dal mondo della produzione agroalimentare per nuove politiche del cibo attente alla biodiversità e alla valorizzazione dei territori».

I temi strategici

Tra i grandi temi individuati come prioritari e strategici per l’attività dei prossimi anni e per lo sviluppo del settore agroalimentare da parte del Comitato scientifico di Filiera futura vi sono la transizione ecologica e digitale, i giovani e alleanze di comunità, il valore ai territori rurali e marginali, la tutela della biodiversità, la divulgazione culturale.

Nel 2020 Filiera futura nasce con lo scopo era quello di incentivare, stimolare e portare a compimento progetti condivisi nel settore agroalimentare italiano, per generare innovazione utile allo sviluppo del territorio e delle filiere, con particolare attenzione alle aree rurali e marginali.

Nei suoi primi quattro anni di operatività, Filiera futura ha avviato il suo percorso finanziando ricerche scientifiche utili a impostare le attività del primo mandato (La condizione delle filiere corte: studio pilota sul territorio italiano, Nourishing school). Ha proseguito con la modellizzazione di progetti innovativi (Progetto Smaq, Terra & Tech. Open innovation per la viticoltura di domani), con la promozione di iniziative di sensibilizzazione (+ Api. Oasi fiorite per la Biodiversità) e con il sostegno a studi di carattere sistemico e nazionale, come quello attualmente in corso da parte di UNISG sulla questione delle terre abbandonate e sul ritorno dei giovani alla terra.

Filiera futura si pone oggi come una vera e propria fucina di idee e progettualità, che parte dall’ascolto e dall’esplorazione condotti in tutta Italia con l’obiettivo di sviluppare modelli applicabili e replicabili sui territori, grazie al fondamentale contributo delle fondazioni di origine bancaria e alla collaborazione con attori di rilevanza in ambito agroalimentare.

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