ALBA Nella mattinata di mercoledì 17 aprile Mauro Rivetti, scrittore albese, noto per la pubblicazione di numerose opere noir tra cui Alba di un delitto, Tartufi e delitti, Colline rosso sangue, Ciak si muore, ha dialogato con gli allievi di Apro formazione in un incontro formativo e motivazionale.
L’obiettivo della conferenza si è focalizzato sul racconto della storia personale dello scrittore ed ex allievo di Apro autodefinitosi «un ragazzo timido e ribelle, che grazie alla presa di coscienza del suo potere umano, ha saputo rivalutare le proprie azioni quotidiane, attraverso lo studio e la dedizione al lavoro».
Rivetti ha spiegato che la possibilità di comunicare con i giovani è importate per analizzare se, a distanza di generazioni, il pensiero di abbandono e rifiuto delle materie scolastiche sia il medesimo che ha accomunato gli adolescenti degli anni ’80.
«Vorrei che le mie parole fossero utili a quei ragazzi che scorgono il futuro come distante, senza intravedere un percorso professionale e umano a cui ispirarsi», afferma l’autore.
Al convegno hanno partecipato i docenti del dipartimento umanistico ed il presidente di Apro formazione Paolo Zoccola che ha sottolineato la rilevanza dell’intervento didattico: «Risulta fondamentale insinuare nel pensiero degli allievi di oggi l’importanza della formazione scolastica e professionale, nonché la centralità della cultura come motore di cambiamento personale e sociale».