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Oggi a Torino sciopero e corteo per chiedere il rilancio dello stabilimento di Mirafiori

Oltre diecimila persone in piazza. Sciopero di otto ore. Insieme sindacati, istituzioni e studenti

Oggi a Torino sciopero e corteo per chiedere il rilancio dello stabilimento di Mirafiori 5

TORINO Sindacati, istituzioni e studenti: sono oltre diecimila in piazza a Torino per chiedere il rilancio dell’automotive e di Mirafiori.

Venerdì 12 aprile è il giorno dello sciopero generale di otto ore, proclamato da tutti i sindacati metalmeccanici, per la prima volta insieme dopo quindici anni.

In piazza Statuto, da dove è partito il corteo dietro allo striscione Il rilancio di Torino parte da Mirafiori, sono arrivate delegazioni da tutta Italia e da altri stabilimenti Stellantis. Hanno i loro striscioni alcune aziende in crisi come Lear, Te Connectivity, Del Grosso. Ci sono il governatore del Piemonte, Alberto Cirio e il sindaco Stefano Lo Russo.

 

Palombella (Uilm): «Per Stellantis priorità è aumentare la produzione»

«Prima di aprire ai cinesi sarebbe opportuno far lavorare i nostri stabilimenti dato che in questi tre mesi stanno producendo il 50% della produzione e ci sono tantissimi lavoratori in cassa integrazione questa disputa è qualcosa che distrae l’attenzione dai problemi reali». Lo ha detto il segretario nazionale della Uilm, Rocco Palombella, a Torino per lo sciopero unitario promosso dai sindacati a sostegno del rilancio dello stabilimento di Mirafiori. «Ieri – ha aggiunto – ho sentito il ministro Urso dire che la Milano dell’Alfa Romeo non può essere chiamata così perché non si produce in Italia, noi chiediamo intanto che la vettura venga prodotta in Italia, ma se cambia l’Alfa Romeo Milano deve cambiare anche quella cinese che si chiama Modena perché entrambe sono una presa per i fondelli all’Italia e ai lavoratori, quindi prima di far cambiare nome devono decidere come far risalire la produzione nei nostri stabilimenti».

Cisl: «La battaglia per mirafiori è di tutti»

«La manifestazione di oggi è la grande reazione della città alla crisi che sta vivendo. Come già successo in passato, Torino dà il meglio di sé nei momenti di difficoltà, dando prova di grande unità e coesione». Così i segretari generali di Cisl Torino e Piemonte, Domenico Lo Bianco e Luca Caretti, in corteo oggi a Torino, a fianco dei lavoratori metalmeccanici torinesi in sciopero per il rilancio di Mirafiori e di tutto il settore automotive.

«Questa battaglia comune per il futuro di Mirafiori e di tutta l’industria dell’auto, che lega tra loro mondi diversi – affermano – è una battaglia di tutti come dimostra la straordinaria partecipazione di lavoratori, imprenditori, istituzioni, corpi sociali, personaggi della cultura e dello spettacolo, studenti e semplici cittadini. Insieme si può lottare e sconfiggere il declino. Insieme si può difendere e rilanciare la grande tradizione industriale del territorio. Torino non può e non vuole rassegnarsi a scelte ineluttabili che pregiudicano il suo futuro. Governo e Stellantis devono parlarsi e trovare una sintesi, condivisa da istituzioni, sindacati e associazioni produttive per rilanciare il sito di Mirafiori».

Uliano (Fim): «Stellantis assegni nuove produzioni a siti in Italia, i volumi produttivi attuali devono aumentare del 30%»

«La nostra posizione è chiara, vogliamo aumentare del 30% gli attuali volumi produttivi e i primi dati trimestrali si stanno allontanando dall’obiettivo del milione di autovetture, bisogna fare un accordo, abbiamo elaborato delle proposte, al tavolo erano presenti Stellantis, le Regioni, le istituzioni, il governo, sappiamo cosa si deve fare». Così il segretario generale della Fim, Ferdinando Uliano che partecipa a Torino alla manifestazione unitaria per Mirafiori.

«Bisogna fare delle scelte e le scelte si fanno attraverso accordi e impegni precisi», ha aggiunto. «Le risposte – ha aggiunto Uliano – non devono essere quelle degli ultimi giorni. Servono nuovi modelli, il gruppo ha 14 marchi importanti, deve assegnare nuove produzioni. Innanzitutto dobbiamo aumentare i volumi di chi produce qui, poi possiamo valutare il piano industriale degli altri che vorranno. È importante fare uno sciopero tutti insieme, una trattativa unitaria per cambiare la situazione. Anche gli imprenditori stanno toccando con mano l’impatto che sta avendo la scarsa produzione sull’indotto e, con l’appello di ieri, hanno condiviso una preoccupazione che è generale».

Cirio: «Per Mirafiori è importante parlare con una voce sola. Vogliamo che Stellantis aumenti la produzione»

«Siamo qui oggi per testimoniare l’importanza di parlare una voce sola come istituzioni. C’è il gonfalone della Regione Piemonte, ho voluto che ci fosse per non avere sigle o colori dei partiti, ma quelli del Piemonte che chiede garanzie, certezze e prospettive. I miei azionisti sono i i lavoratori e le lavoratrici del Piemonte. A loro dobbiamo rispondere». Lo ha detto il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio al corteo per Mirafiori a Torino.

«Stiamo facendo un lavoro concreto che ha portato già alcuni risultati importanti per Mirafiori, ma vogliamo che si aumenti la produzione. Lo sta chiedendo il governo a livello nazionale, lo facciamo noi a livello piemontese perché a Mirafiori bisogna produrre almeno 200.000 auto. Abbiamo cose concrete da mettere sul tavolo per chi vuole investire qui o aumentare la produzione» ha affermato Cirio.

Ansa

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