TORINO Investita e uccisa da un’auto in manovra nel parcheggio davanti a un ospedale. È la tragica fine di Esmeralda, una bambina di appena due anni, a Torino, che ha gettato nella disperazione un’intera comunità nomade e commosso tantissimi abitanti del capoluogo piemontese.
Troppo estese le lesioni riportate nell’incidente: la piccola, ricoverata ieri pomeriggio in condizioni gravissime nello stesso nosocomio, il San Giovanni Bosco, e poi trasferita al Regina Margherita, specializzato nelle cure pediatriche è morta nella mattinata di oggi (martedì 13). Le è stato fatale il terzo arresto cardiaco, che ha reso vano il prodigarsi delle equipe mediche per salvarle la vita.
Sull’investimento indaga la Polizia locale di Torino che dovrà sentire la testimonianza dell’automobilista alla guida dell’auto che ha travolto la bambina. In stato di choc, è stata a sua volta ricoverata in ospedale. È possibile che nel parcheggio la bambina sia sfuggita al controllo della madre che si stava recando all’ospedale San Giovanni Bosco, per trovare un parente, come è stato riscostruito.
L’automobilista, in un pomeriggio caldissimo e afoso, non l’avrebbe vista mentre stava eseguendo una manovra.
L’assessore alle politiche sociali della Città di Torino, Jacopo Rosatelli, ha smentito che la donna insieme alla figlia stesse chiedendo l’elemosina. Un’ipotesi, quest’ultima, che ha comunque innescato uno scontro politico.
I commenti della politica
Il primo a intervenire è stato Maurizio Marrone (FdI), assessore alle politiche sociali della Regione Piemonte: «È inaccettabile consentire ai nomadi di trascinare con loro minori nell’accattonaggio di strada. Se i servizi sociali del Comune di Torino applicassero ai rom la metà del rigore con cui dispongono gli allontanamenti dei minori dalle altre famiglie forse questa tragedia si sarebbe potuta evitare». Un concetto ribadito anche dal leader della Lega, il vicepremier Matteo Salvini: «Povera piccola innocente, una preghiera per lei. Ma dove sono gli assistenti e i servizi sociali che dovrebbero salvare questi bimbi da una vita di strada e di furti, senza scuola e senza gioia?».
Frasi, pubblicate sui social, che hanno suscitato l’immediata reazione di Barbara Rosina, presidente del Consiglio dell’Ordine
degli assistenti sociali: «Salvini strumentalizza senza conoscere i fatti. È inconcepibile e irresponsabile usare la morte di una bimba di due anni a fini politici. Il vicepresidente del Consiglio accusa noi assistenti sociali e tutti i servizi sociali. Siamo vicini alla famiglia della piccola Esmeralda e lontani dal ministro Salvini e da chi, come lui non cerca mai soluzioni, ma arriva a manipolare le notizie per diffondere pregiudizi a discapito delle persone e della professione».
Appreso della morte di Esmeralda, decine di persone si sono radunate davanti al Regina Margherita.
Cirio: «Un dramma per l’intera comunità»
«La morte di una bambina di due anni è qualcosa di terribile, come lo è il dolore che ha stravolto la vita di tutte le persone coinvolte in questa tragedia. Quando si perde una vita è sempre una dramma per l’intera comunità e questo vale più che mai se si tratta di un bambino». Così il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio sulla tragica morte della piccola investita da un’auto nel parcheggio davanti all’ospedale San Giovanni Bosco di Torino.
Ansa