ALBA Giovedì 8 agosto, alle 17,30, ad Alba si svolgerà la terza commissione consiliare per fare il punto sulla situazione di Egea.
Dopo il closing dello scorso 1 agosto, è stato completata l’acquisizione da parte di Iren, che detiene così il 50% delle quote della multiservizi. L’altra metà è in mano alle banche con crediti garantiti e agli obbligazionisti, travolti a loro volta dalla crisi dell’azienda. Iren avrà quattro anni di tempo per riscattare le quote e diventare al cento per cento proprietaria della nuova Egea holding spa.
Un percorso lungo e complesso, quello legato al salvataggio di Egea. Fino a due anni fa, malgrado la crisi già in atto, sembravano non esserci ombre sul “gioiellino” della famiglia Carini.
Tra i primi intervenuti sul tema, senza giri di parole, c’è Pier Giorgio Giacchino, già sindaco di Camerana, presidente dell’unione montana Alta Langa e dell’Acquedotto delle Langhe, oltre che assessore provinciale e molto altro. Dalle pagine di Gazzetta d’Alba, ad aprile 2023, ha scritto una lettera rivelatoria rivolta all’ex numero uno di Egea PierPaolo Carini, per poi tornare più volte sul tema.
Oggi commenta così gli ultimi sviluppi della vicenda:
«Una situazione aziendale insostenibile e nota da tempo, per chi voleva vederla, variamente segnalata fin dal 2019. La svolta è avvenuta ad aprile 2023 con la pubblicazione di Gazzetta che ha generato la diffusa consapevolezza del caso.
Da qui, non da altro, è nato il progetto che ha fermato la conquista in atto di A2A nonostante il patto di esclusività che vantava, e rimesso in gioco IREN e un vero piano di salvataggio, come IREN stessa ben sa.
Quando sono in gioco così forti interessi sociali, oltreché aziendali, è meglio avere a che fare con gente che si conosce. E può non bastare».
f.p.