TORINO Art Site Fest compie dieci anni e raddoppia con una rassegna di eventi, ancora più ricca e articolata, estesa ai territori del Monferrato e del Roero.
La manifestazione è partita dagli spazi di Reale Mutua a Torino, dove è stata collocata l’opera dell’artista Alice Zanin, uno stormo di ibis scarlatti che attraversa le arcate del palazzo.
Art Site Fest Living Beings dal 13 settembre al 26 novembre propone un ciclo di incontri, performance ed eventi espositivi dedicati al tema del vivente, in diverse sedi a Torino.
Il programma di Art Site Fest – Living Beings si svolgerà al Museo Archivio Reale Mutua, nei Giardini Sambuy, al Museo della Frutta, al Museo del Risorgimento, all’Archivio di Stato di Torino, al Museo Regionale di Scienze Naturali e presso la Costadoro Social Coffee Factory. Saranno coinvolti artisti visivi come Elizabeth Aro, Alice Zanin, Project-To, Bahar Hediarzade, Jessica Noy Laufer, oltre a studiosi e scrittori.
Ai Giardini Sambuy, sarà ospitata una performance di Clara Luiselli in occasione di Portici di Carta, mentre al Museo Nazionale del Risorgimento Italiano avremo il Faber Teater con lo spettacolo Cambiare il Clima. Saranno poi presentati tre cortometraggi realizzati nel corso della programmazione del Festival.
All’Archivio di Stato, quattro artiste affronteranno i temi di memoria, identità e natura. Al Museo Regionale di Scienze Naturali Eleni Molos con FuturArkestra suggerirà, attraverso Kafka, una riflessione sul rapporto con il cibo, Jolanda Moletta proporrà una visione della luna e, in chiusura del programma, Peppe Servillo con Eleni Molos, leggeranno Jan della Balena, una storia basata sui diari di Albrecht Dürer sul rapporto tra arte e natura.
«L’impegno che con Art Site Fest rinnoviamo a ogni edizione è di disegnare uno spazio di confronto tra discipline differenti. Siamo convinti che il dialogo tra tutti gli ambiti creativi possa aiutarci nel comprendere il nostro tempo e quello che verrà, affinché si possa immaginare un futuro più bello, più sano, più giusto» – dice Domenico M. Papa, direttore artistico della rassegna.
Ansa