CALCIO Juve Stabia-Mantova, 28 agosto 2024, minuto 75. Un fotogramma che Tommaso Di Marco, albese, classe 2003, cresciuto nei primi calci dell’Albese e passato a 8 anni al Torino, non dimenticherà mai. Si tratta del suo esordio in Serie B, a 40 anni dal- l’exploit di un altro albese, Chicco Lombardi nel Parma.
I brividi sono ancora pulsanti. Racconta Di Marco: «Ho provato un’emozione fortissima nel momento in cui sono andato a riscaldarmi dalla panchina. Non vedevo l’ora di entrare in campo, ero concentrato e super voglioso di poter dare il mio aiuto alla squadra, che in quel momento era in difficoltà. Sono stato molto felice di come sono entrato, ho giocato i palloni che ho ricevuto, mi sono messo a disposizione della squadra. Poi, la cosa più importante, è che abbiamo vinto per 1-0».
Per il giovane trequartista l’esordio in B rappresenta un punto di partenza. «Voglio cercare di giocare più partite possibili e mettermi in mostra. Spero che questa sia una tappa intermedia verso il sogno di giocare in Serie A. Mi auguro di vivere altre emozioni e soddisfazioni che possano essere ricordate a lungo».
Un pensiero va anche alla stagione attuale. «Il nostro obiettivo è salvarci. Abbiamo una squadra con tanti giovani entusiasti, ma che hanno poca esperienza in questa categoria. Ci sarà bisogno dell’aiuto di tutti».
Anche sull’ambientamento e sul feeling con i tifosi Di Marco ha le idee chiare: «Sono felice di essere alla Juve Stabia, si tratta di una società ambiziosa con un bel progetto. I tifosi sono molto calorosi e ci hanno seguito con grande trasporto in tutte le trasferte perché il nostro campo era inagibile. Mi trovo benissimo con i compagni. Sono soprattutto belle persone, prima che bravi giocatori. Anche con il mister Guido Pagliuca c’è un ottimo rapporto: sto cercando di assimilare le sue idee e attuarle in campo, facendomi trovare pronto quando serve».
r.r.