BRA Dobbiamo dire grazie alla comunità ebraica della vicina Cherasco se oggi siamo qui a parlare di salsiccia di Bra e di Bra’s – ovvero del suo festival, che unisce anche il pane, il riso e il formaggio nei festeggiamenti. La comunità in ossequio ai precetti religiosi, non avrebbe mai potuto consumare salsiccia essendo questa, fino ad allora, di solo suino allora, al tempo dei Savoia (prima metà dell’Ottocento), chiese ai regnanti una deroga specifica.
Stasera (giovedì 19 settembre) finalmente si parte! Sotto l’ala di corso Garibaldi, Davide Boglioli – l’enfant prodige della cucina, nato all’ombra della Zizzola – propone la cena inaugurale, tristellata. Con tutta la brigata che opera con lui, stasera l’executive chef del ristorante Enrico Bartolini al Mudec, Boglioli proporrà un menù che si apre con una sorpresa dello chef, seguita dal sandwich Milano-Bra e dall’imperdibile risotto In-Bra-nato, prima del filetto di vacca e nocciola e del dolce La Zizzola, il tutto innaffiato dai nettari scelti dalla Banca del vino di Pollenzo.
Prenotazioni per gli ultimi posti disponibili su www.brasfestival.it.
Domani pomeriggio (venerdì 20 settembre), con il taglio del nastro previsto alle 18, da parte delle autorità guidate dal presidente della Regione Alberto Cirio e dal sindaco di Bra Gianni Fogliato, con il direttore di Ascom Bra Luigi Barbero prenderà ufficialmente il via Bra’s. Hanno confermato la loro presenza i rappresentanti di tre regioni, per dare il via ufficiale alla manifestazione con l’apertura degli stand enogastronomici di promozione e degustazione delle eccellenze di Bra, del Piemonte, della Liguria e della Valle D’Aosta.
Piazza delle eccellenze in piazza 20 Settembre ospiterà il meglio dell’offerta enogastronomica del braidese e non solo con la presenza dei quattro consorzi di casa – Salsiccia di Bra, Bra Dop, del Pane di Bra Dop, Riso di Bra – assieme agli enti di tutela del Raschera Dop, del Formaggio Dop, del Peperone di Carmagnola, Crudo di Cuneo, Salame Piemonte, Porro di Cervere, associazione Blu di Cuneo, Fiera nazionale della nocciola di Cortemilia, Ginitaly, Consorzio nocciola Piemonte Igp, Fivi Roero, birrificio StaBrau, birrificio Sagrin, con spazio promozione Valle D’Aosta e Regione Liguria.
La serata sarà nel segno di un imperdibile Bra’s in consolle che non mancherà di coinvolgere migliaia di giovani e non solo; pezzo forte sarà il Dj set di Max Casacci in radiodiffusione nei locali della città.
Valter Manzone
L’INTERVISTA / Davide Boglioli, dalle lezioni al Velso Mucci alla corte milanese del guru Enrico Bartolini
All’età di 8 anni si faceva accompagnare dallo zio, che abitava a Sommariva Bosco, nella sua cascina per aiutarlo nell’orto e nella cura degli animali. Davide Boglioli, braidese, classe 1991, oggi executive chef del ristorante Mudec di Enrico Bartolini di Milano (3 stelle Michelin), curerà la cena stellata con la quale, nella serata di giovedì 19 settembre, sotto l’ala di corso Garibaldi, prenderà avvio la quarta edizione di Bra’s. Lo abbiamo raggiunto in una pausa della sua lunga giornata lavorativa.
Ci racconta qualche elemento della sua identità?
«Nato a Bra da mamma infermiera e papà camionista, sono cresciuto tra le Langhe e il Roero; fin da piccolo mi sono appassionato alle materie prime di cui è ricco questo territorio. Concluso il percorso della scuola media, mi sono iscritto al Mucci, nel corso per la ristorazione. Mentre studiavo, ho iniziato con piccoli servizi in alcuni locali della zona; la mia prima vera esperienza professionale l’ho fatta al Boccondivino di Bra, dove ho iniziato a confrontarmi con chef di livello».
Dopo il diploma?
«Nel 2012 sono entrato a far parte della brigata di Enrico Crippa ad Alba. Sono entrato come ragazzo e uscito come uomo. Sei anni che hanno cambiato il mio modo di affrontare la cucina, grazie alla cura maniacale delle materie prime e al loro uso sapiente da parte del maestro. Due anni al Trivet rastaurant di Londra (che oggi ha due stelle Michelin) e poi il ritorno in patria. Un caro amico albese mi ha presentato Enrico Bartolini e sono entrato nel suo team. Oggi, con enorme soddisfazione, firmo il menù del Mudec e godo di grande stima da parte del guru».
Da braidese conosce bene la salsiccia. La utilizza nelle sue proposte culinarie?
«Conosco molte bene questo insaccato eccellente. Al Mudec serviamo degli sfiziosi stuzzichini di benvenuto ai clienti. Tra questi ho ideato quello che chiamo Rocher piemontese che è costituito da una pallina di macinato, molto simile all’impasto dell’insaccato di Bra».
Nella cena di giovedì ci sarà la salsiccia?
«Con tutta la mia brigata (il ristorante a Milano resterà chiuso 4 giorni) prepareremo un menù che la esalterà. Il piatto forte sarà il sandwich Milano-Bra che unisce la nocciola con la salsiccia ad altri frutti del territorio».
In futuro, se lascerà il Mudec, pensa di aprirsi un locale? Qui nella sua terra?
«È un’idea che mi frulla in testa, ma che al momento non ha contorni definiti. Una cosa è certa: se mi aprirò un locale lo vorrò collocare qui, dove respiro, sempre con piacere, aria di casa».
v.m.