ALBA Si è conclusa poco fa la terza commissione convocata per oggi, 18 settembre, per fare il punto sulla complessa vicenda di Egea. Allo stato attuale, dal 1 agosto esiste una nuova realtà: è Egea Holding, per metà controllata da Iren e per metà dalle banche. E, dall’altro lato, la vecchia Egea spa, che è ormai una scatola vuota destinata alla liquidazione.
I bilanci della vecchia Egea
Partendo dalla vecchia Egea, in commissione ne hanno parlato Giovanni Valotti e Massimo Feira, tra coloro che hanno condotto l’operazione di composizione negoziata della crisi, «senza la quale sarebbe stato impossibile salvare l’azienda». Per quanto riguarda gli aspetti economici, sono stati presentati i bilanci dell’ultimo biennio, mai approvati dalla vecchia governance: il 2022 si è chiuso con 322 milioni di perdita, una cifra enorme, scesi a 3,8 milioni di euro per il 2023, quando la crisi si era già palesata, con l’avvio della procedura di salvataggio.
Pronta a costituirsi parte civile
Rimanendo alla vecchia Egea spa, raggruppa due società. La prima è Egea Pt, che ha gestito tutta la complessa questione del Superbonus 110%. Se Iren ha assorbito nella nuova holding solo 8 condomini con i lavori sospesi, quelli allacciati al teleriscaldamento con Egea, altri 23 sono rimasti nella vecchia Pt. «Andremo a completarli entro l’estate del prossimo anno, con il pagamento dei debiti», ha assicurato Feira. A questo punto, la società potrà essere liquidata. Diversa la questione di Egea commerciale, che gestiva tutto il pacchetto clienti, le cui attività sono passate del tutto alla nuova holding. Entro fine anno, potrà essere liquidata, salvo un’ipotesi: se ci sarà un rinvio a giudizio per gli indagati di false comunicazioni sociali per i bilanci tra il 2017 e il 2021, tra i quali c’è anche l’ex patron Pierpaolo Carini, Feira e Valotti hanno annunciato che la vecchia Egea si costituirà parte civile e pertanto non potrà essere liquidata nell’immediato.
Il caso Ing. Prunotto
Si tratta di una società partecipata da Egea, che oggi dà lavoro a 11 persone. In quanto non assorbita da Iren, il loro futuro è incerto. Ha detto Feira: «Stiamo lavorando per garantire i livelli occupazionali anche per loro. Sono persone con un’elevata professionalità, tanto che abbiamo rifiutato da poco un’offerta per l’acquisto della società. La ripuliremo dai debiti e la valorizzeremo al massimo».
Il presente e il futuro: nessun licenziamento
Di tutt’altro tenore il punto di vista di Gianluca Riu, nuovo Ad di Egea holding. Già transitato nella multiservizi albese tra il 2015 e il 2016, quando ha diretto il settore energia, è un manager Iren di lungo corso. «Il momento è delicato: il nostro obiettivo è stabilizzare e migliorare la gestione del gruppo, anche attraverso inserimenti di figure già attive in Iren, in particolare per il settore finanziario, che ha un nuovo dirigente». Riu ha confermato il mantenimento dei livelli occupazionali: «Anzi, abbiamo già completato alcune assunzioni, visto che alcuni ruoli erano scoperti. Diversi dipendenti, per via della crisi, hanno scelto di licenziarsi». E anche lasciato intendere che Iren ha tutta l’intenzione di procedere a un aumento di capitale per controllare Egea, ben prima dei quattro anni massimi previsti dagli accordi.
Ulteriori approfondimenti sul numero di Gazzetta d’Alba in edicola martedì 24 settembre.
Francesca Pinaffo