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Alba, il quartiere di San Cassiano è sempre a rischio con le piogge

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ALBA Dopo la prima Giunta nei quartieri, che si è tenuta lo scorso giovedì 24 ottobre al Gallo, l’appuntamento di novembre, fissato per giovedì 21, sarà a San Cassiano. Il presidente del comitato di quartiere, Gianfranco Cassinelli, ha elencato alcuni temi che nell’occasione potranno essere discussi insieme all’Amministrazione comunale.

«Uno dei nostri principali problemi è la regimazione delle acque», spiega. «Da una parte abbiamo la collina e dall’altra la superstrada e il Tanaro. I pericoli principali sono legati alle piogge: per quest’anno, l’episodio più significativo è avvenuto a giugno, con l’allagamento del piazzale della piscina. La vasca di contenimento delle acque, posta dopo il fabbricato dell’Apro verso il poggio, serve a evitare situazioni di questo tipo: peccato che, questa volta, l’acqua sia uscita ben prima di arrivare al serbatoio. Andrebbe, quindi, ampliato il fosso».

Finalizzato a ridurre il rischio idrogeologico è «l’opera di regimazione delle acque meteoriche in strada Ballerini. In estate hanno posizionato i tubi sotto la sede stradale di corso Barolo, ma da allora è tutto fermo. Vorremmo capire a che punto sono i lavori». Vi è poi la questione della viabilità, «in accordo con i quartieri Piave, Masera e Vivaro abbiamo chiesto, già l’anno scorso, il completamento della variante stradale dal supermercato Dimar alla rotonda della Vigna. Gli accordi per l’acquisto dei terreni da alcuni proprietari avevano avuto esito negativo e la Giunta precedente si era impegnata a procedere con gli espropri. Ci vorrà qualche mese, speriamo la situazione si risolva entro la primavera. L’opera costerà circa un milione, ma l’investimento dovrebbe farlo Dimar».

Tra le idee per il prossimo anno vi è «una festa che sostituisca quella degli aquiloni, proposta fino al 2019. Era arrivata alla diciassettesima edizione e poi è stata sospesa, ora vorremmo ideare qualche iniziativa che valorizzi le peculiarità del quartiere. Abbiamo molte scuole, impianti sportivi, edifici storici e aree archeologiche: la storia di tutti questi luoghi potrà essere resa nota con delle attività itineranti».

Davide Barile

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