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Domenica si presenta il rinnovato giardino del castello di Monticello

Il principale obiettivo dell’intervento è il completamento del parco come lo aveva disegnato Kurten, nel pieno rispetto della biodiversità presente, contribuendo alla protezione e al ripristino degli ecosistemi e riportando l’area agli antichi splendori

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MONTICELLO Sono stati completati i lavori di riqualificazione del parco romantico all’inglese del castello di Monticello, una delle più imponenti e meglio conservate costruzioni medievali del Piemonte, di proprietà della famiglia Roero dal 1376.

Domenica 24, in occasione della festa dell’albero promossa da Legambiente, è prevista l’inaugurazione dell’area. Disegnato nel 1827 dal paesaggista Xavier Kurten secondo la tradizione inglese, il parco fu portato a termine nel 1839 dal giardiniere Marcellino Roda.

I lavori di riqualificazione eseguiti nell’ultimo anno sono stati finanziati dal bando del Pnrr «Programmi per valorizzare l’identità dei luoghi: parchi e luoghi storici». Il progetto portato avanti ha per titolo «Il parco del castello di Monticello: valorizzazione e fruizione di un luogo da sette secoli simbolo del Roero».

Il principale obiettivo dell’intervento è il completamento del parco come lo aveva disegnato Kurten, nel pieno rispetto della biodiversità presente, contribuendo alla protezione e al ripristino degli ecosistemi e riportando l’area agli antichi splendori. Le ricadute del progetto daranno un contributo importante alla qualità dell’offerta culturale del Roero, restituendo un bene paesaggistico e naturale e migliorandone al contempo le condizioni di fruizione e la messa in sicurezza dei percorsi. Oltre a importanti lavori sulle scarpate, al ripristino dei terrazzamenti e alla piantumazione di alberi, è stato possibile ridefinire la sentieristica con percorsi e Qr-code di approfondimento posizionati nei punti di maggiore interesse. Sono stati messi a dimora un frutteto, un vigneto, un uliveto e un orto, grazie alla consulenza scientifica dell’Università di agraria e dell’Orto botanico di Torino.

L’inaugurazione

Nella giornata inaugurale del 24 novembre, il castello e il parco saranno visitabili dalle 10 fino alle 18. Le guide offriranno visite insieme a dame, cavalieri e figuranti dell’associazione culturale Le vie del tempo su tre percorsi ad anello completati da Qr-code informativi sviluppati da una start-up finlandese. Antichi personaggi in abiti d’epoca coloreranno il giardino, accompagnando i visitatori.

Inoltre, è stata creata una guida cartacea dedicata alla storia del castello e alle tipologie di piante che abbelliscono il parco. Contestualmente, verrà inaugurata la mostra “Un sogno ritrovato” con fotografie del parco prima e dopo l’intervento, firmate da Dario Fusaro. La mostra rimarrà allestita fino a marzo 2025.

Le parole dei proprietari

«Il castello è aperto alle visite dal secolo scorso grazie a una felice intuizione di mio padre Percivalle e del compianto sindaco Giovanni Blengio», ha dichiarato la contessa Elisa Ricardi di Netro. «La nostra intenzione, grazie anche a questi lavori, è di continuare e di migliorare la fruizione del castello, sviluppando maggiormente l’interazione con il parco, venendo incontro a quella coscienza ecologica che per fortuna sta crescendo nelle giovani generazioni. Per farlo, verrà creata un’associazione ad hoc in modo da creare esperienze immersive nella natura e nella storia».

Chiosa il conte Aimone Roero di Monticello: «La grandissima fortuna del castello è di essere stato prima curato e poi amato, senza soluzione di continuità, dal 1376 ai giorni nostri». Ciò non ha certo impedito a ostacoli di rallentare i lavori di riqualificazione. «Ci sono stati momenti in cui quattro ditte differenti lavoravano contemporaneamente con inevitabili intralci, ma a dispetto delle diverse nazionalità e delle lingue parlate, alla fine è nata una spontanea collaborazione che ha portato al successo dell’iniziativa», conclude la contessa.

L’opera non sarebbe stata possibile senza il supporto e la collaborazione dei Comuni di Monticello e Bra, dei sindaci del Roero, dell’ente Turismo e dell’ente Fiera di Alba e delle associazioni Turismo in Langa e Valorizzazione Roero. A loro vanno i sentiti ringraziamenti dei conti Roero di Monticello.

 Federico Tubiello

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