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È in corso la consegna del premio San Giuseppe ad Aldo Cazzullo

I 25 anni del San Giuseppe. Il centro culturale celebra l'anniversario 2
Roberto Cerrato, fondatore del centro culturale San Giuseppe

IL PREMIO Era l’alba del nuovo millennio quando il centro culturale San Giuseppe assegnava per la prima volta il premio destinato a persone degne di encomio per i loro meriti nei campi della solidarietà e della cultura. Il riconoscimento dell’edizione numero 25 andrà ad Aldo Cazzullo, giornalista albese vicedirettore del Corriere della sera.

La consegna era prevista per oggi, mercoledì 27 novembre alle 17 nella chiesa di San Giuseppe. Il nome di Cazzullo si aggiunge a un elenco che comprende: i volontari di Proteggere insieme; Giacomo Oddero, Giuseppe Rossetto e Giovanni Quaglia; gli istituti scolatici Soleri di Saluzzo, Mucci di Bra e l’operazione Mato Grosso; Domenico Agasso; Franca Benedusi e Katia Lunardon; Giulio Parusso; Stefania Belmondo; l’associazione Sportabili; le Suore della carità di Santa Giovanna Antida; Guido Bertolaso; don Antonio Mazzi; l’associazione Arcobaleno Vip; Gianni Letta; Andrea Agnelli; Francesco Girotti; il coro Stella alpina; la fanfara della brigata alpina Taurinense; Angelo Borrelli; Bruno Vespa; Carlin Petrini; Giandomenico Genta e Caterina Bottari Lattes, Ernesto Olivero e la fondazione Ospedale di Alba e Bra.

Commenta Roberto Cerrato, presidente del centro San Giuseppe: «In un quarto di secolo il premio ha acquisito importanza e ne siamo felici, soprattutto perché ogni anno premiamo persone e associazioni che sono punti di riferimento. È un grande onore avere con noi Aldo Cazzullo».

È in corso la consegna del premio San Giuseppe ad Aldo Cazzullo
Renato Cagnasso

Tra i promotori del premio, dal 2008, vi è la fondazione Cagnasso. Durante la cerimonia, come di consueto, saranno consegnati i contributi elargiti alle associazioni della zona. Spiega il presidente Renato Cagnasso: «La fondazione è nata dopo la scomparsa, nel 2007, di mia sorella Miriam. Era molto impegnata nel sociale, soprattutto nelle opere a favore dei più deboli. L’idea mia e dei miei fratelli Leonarda, Piergiorgio e Contardo era ricordare anche nostro padre Osvaldo, sindaco di Alba e senatore, nato nel 1901 e morto nel 1987. Abbiamo potuto creare l’ente per via della vendita del pastificio Albadoro e del gruppo di supermercati che avevamo tra Cuneese e Liguria».

La fondazione Cagnasso «all’inizio è stata presieduta da Contardo. Ora sono rimasto solo io. Quando non ci sarò più, se ne occuperanno le mie nipoti. Ogni anno devolviamo venticinquemila euro a persone bisognose e ad associazioni. Sappiamo che la nostra è soltanto una piccola goccia; pensiamo però che contribuisca a fare del bene».

L’elenco 2024 dei beneficiari dei contributi della fondazione include: Apea Italia, centro culturale San Giuseppe, progetto Betania, EsoEs, associazione Alice Cuneo, Mai più sole, Sportabili Alba, Sportiamo e Associazione bambini cerebrolesi.  

d.ba.

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