L’ESPERIENZA Quasi tre milioni di italiani raggiunsero l’Argentina a cavallo tra Ottocento e Novecento: di questi, gran parte erano piemontesi. Nel Paese sudamericano esistono luoghi in cui la cultura e la lingua della nostra regione si sono mantenuti fino a oggi attraverso la fitta rete di associazioni della Fapa (Federación asociaciones piemontesas argentinas).
Da domenica 17 novembre a mercoledì 11 dicembre, molte comunità piemontesi argentine riceveranno la visita di Paolo Tibaldi, attore e ideatore della rubrica di Gazzetta “Abitare il piemontese”. «L’opportunità è arrivata grazie al bando ministeriale “Turismo delle radici” e a un progetto in cui Guarene è capofila con Castagnito, Priocca e Monticello», spiega l’albese.
Continua: «Tutto è iniziato con lo spettacolo Merica, inscenato a luglio a Guarene e in altri Comuni. Il mio entusiasmo è alle stelle, potrò vedere da vicino quanto narrato dall’amico Donato Bosca, da Giancarlo Libert e da Orsola Appendino. Nella prima parte del viaggio proporrò, ogni sera, uno spettacolo dal titolo Merica, diverso da quello inscenato qui. Includerò contenuti riguardanti il Piemonte, la letteratura e il folclore. Sarà proiettato, inoltre, il film Onde di terra di Andrea Icardi».
Tibaldi farà tappa in diversi luoghi: «Durante questo periodo sarò nella regione di Cordoba e, oltre al capoluogo, mi recherò a Cabrera, Las Varillas, San Francisco, Morteros, Santa Fe, Sastre (gemellato con Monticello) e Arroyto. Mi supporterà Alejandra Gaido, segretaria della Fapa, e per gli spostamenti userò un’automobile messa a disposizione dall’amico Miguel Trigo Conte».
Un tour in cui si parlerà soltanto in piemontese
La comunicazione avverrà solo in piemontese: «I vari referenti me lo hanno chiesto da subito, noto che la loro lingua contiene molti arcaismi e l’accento è simile a quello della piana cuneese». Nell’ultima parte del viaggio «sarò nella regione del Cuyo, a San Juan, Mendoza, San Luis e Villa Mercedes. Mi affiancherà Liliana Mollo, professoressa d’italiano all’Università nazionale di San Luis, presidente della Dante Alighieri di Villa Mercedes e viceconsole d’Italia per la provincia di San Luis. Le attività riguarderanno maggiormente la letteratura, proporrò anche alcuni testi tradotti in spagnolo».
Per tutta la durata dell’esperienza «terrò un diario di bordo e registrerò un messaggio di cento secondi che sarà lanciato da Fabio Gallina su Radio Vallebelbo. Intervisterò anziani testimoni della migrazione e, al mio ritorno, racconterò l’esperienza in vari Comuni».
A parlare del progetto “Turismo delle radici” è Claudio Battaglino, assessore a Guarene: «Lo abbiamo presentato nel 2023 al Ministero degli esteri per promuovere attività che coinvolgessero i tanti italo-discendenti nel mondo. Vogliamo far capire che siamo pronti ad accogliere chiunque desideri visitare la terra degli avi. Lo stesso vale per chi volesse tentare il percorso inverso, il ritorno verso la nostra terra».
Davide Barile