MONTÀ/CISTERNA D’ASTI Un’antenna per il 5G alta 34 metri sorgerà nei prossimi mesi in frazione Saretto. I lavori inizieranno entro un mese. A installarla sarà la Inwit (Infrastrutture wireless italiane), azienda che costruisce e gestisce impianti digitali. Saretto è una borgata con una ventina di residenti divisa tra Montà e Cisterna d’Asti, essendo tagliata in due dal confine che separa i due Comuni.
La torre, con relativa antenna, sarà installata su un terreno privato situato nella parte astigiana della frazione, ma la sua “influenza”, ovviamente, si farà sentire indistintamente su tutta la zona, visto che sarà a meno di un centinaio di metri dalle case più vicine. Se, da una parte, l’installazione migliorerà indubbiamente la ricezione e la connettività di tutto il territorio, dall’altra è innegabile il suo forte impatto ambientale.
Afferma il sindaco di Cisterna, Renzo Peletto: «Qualche anno fa un operatore (la Wind, ndr) aveva già tentato di installare un’antenna sul nostro territorio. Allora eravamo riusciti a evitarlo perché, semplicemente, avevamo fatto rispettare le disposizioni del nostro Piano regolatore che prevede severe protezioni ambientali. In questo caso, però, siamo del tutto impotenti».
«L’antenna può essere collocata in deroga a tutte le regole perché fa parte del Piano Italia 5G, un programma governativo supportato da finanziamenti pubblici, tra cui quelli provenienti dal Pnrr, messo in atto per favorire lo sviluppo e la diffusione della rete 5G nel nostro Paese. Per legge, il piano ha la priorità rispetto a tutti i regolamenti e a tutte le restrizioni. I costruttori hanno già avuto il benestare di Regione, Arpa e Soprintendenza», puntualizza Peletto.
Il sindaco di Cisterna prosegue: «I lavori, almeno per quanto ci è dato sapere, perché la ditta costruttrice si confronta quasi solo con il proprietario del terreno, inizieranno entro fine anno per terminare nel 2025. Ci siamo già rivolti ad avvocati e, insieme al Comune di Montà, abbiamo cercato di fermare l’iter con lettere e interrogazioni, ma, in effetti, non possiamo fare nulla. Ho chiesto che, almeno, vengano messe a dimora delle forme di mitigazione paesaggistica, ma non sono molto fiducioso».
Commenta il sindaco di Montà, Gianluca Costa: «Concordo con il mio collega e confermo che dovremo accettare, nostro malgrado, la situazione. Ci siamo mossi, ma è servito a nulla. Non è stata neppure accolta la richiesta di spostare il sito di installazione anche solo di qualche centinaio di metri in modo che non incombesse proprio sopra le case. A questo punto speriamo che l’antenna sia impattante il meno possibile sia sul piano estetico che per la salute di chi ci vivrà così vicino».
Andrea Audisio